A Parma, dal 2016, è attivo un servizio di volontariato molto particolare: i Donatori di Coccole, associazione che opera nel reparto di neonatologia dell’ospedale Maggiore e che dispensa attenzioni ai piccoli pazienti.
I destinatari di questa dolce opera composta da carezze, pappe e ninne nanna sono tutti quei bambini che per motivi di salute sono impediti a lasciare l’ospedale in tempi brevi, poiché nati prematuri o con quadri clinici complicati. Non potendo essere affidati immediatamente alle braccia e alle cure dei loro genitori ricevono queste attenzioni nella sicurezza del reparto dai 16 volontari adeguatamente preparati e seguiti da personale medico: attenzione di particolare importanza dato che i bambini ospiti del reparto hanno necessità particolari.
L’importanza del contatto fisico
Uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science a cura della dottoressa Merle Fairhurst del the Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Leipzig, in Germania, ha evidenziato come la pelle sia cosparsa di recettori, che nel bambino si attivano già nei primi mesi di gravidanza e grazie al contatto fisico permettono al sistema nervoso di secernere endorfine. Si tratta di ormoni naturali che si accompagnano a una situazione di benessere e che favoriscono il relax e il sonno. Questo permette uno sviluppo migliore del sistema immunitario e di quello cognitivo.
Come ha dichiarato Serafina Perrone, direttrice della struttura:
“I bambini che sono da noi presentano quadri clinici complessi e per questo per loro sono necessarie attività complesse, dunque la presenza il più possibile continua rappresenta un supporto importante per permettere l’acquisizione di autonomia e stimolare lo sviluppo neuromotorio, per il quale il contatto e la relazione sono fondamentali”.
Un iniziativa quindi di estrema importanza, che sta fortunatamente diffondendosi in altri ospedali in Italia e nel mondo.
Sara Alonzi