C’è l’intesa con l’Ue per la Brexit. Boris Johnson: “Ora il Parlamento deve lasciare che la Brexit sia fatta”

Accordo raggiunto fra Ue e Regno Unito su un testo legale sulla Brexit. Si attendono le approvazioni del Consiglio Ue e del Parlamento Ue. Boris Johnson: “Grande accordo”.

L’Unione Europea e il Regno Unito hanno raggiunto un accordo su un testo legale sulla Brexit. Dopo tre anni di negoziati fra le parti e ben tre bocciature in Parlamento, questa potrebbe essere una svolta improvvisa sulla questione dell’uscita del Regno Unito dall’Europa.

Ora il testo dovrà essere approvato dal Consiglio Ue e dal Parlamento Ue, che avrà l’ultima decisiva parola sulla questione.

Il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha commentato la notizia in modo entusiastico su Twitter: “Abbiamo un grande nuovo accordo, che ci restituirà il controllo del nostro Paese. Ora il Parlamento deve lasciare che la Brexit sia fatta”.

Il caponegoziatore della Brexit per l’Ue, Michel Barnier ha così commentato questo primo accordo: “L’accordo porterà certezza legale in ogni area della Brexit. Come ogni separazione, crea incertezza, a cominciare dai cittadini. L’accordo assicura certezze giuridiche nel rispetto dell’integrità del mercato unico ed evita dogane fisiche alle frontiere irlandesi. Gli impegni finanziari presi a 28 saranno garantiti a 28”.

Intesa Ue-Brexit, accordo su un testo legale. Johnson: “Grande accordo”; i partiti di opposizione: “Accordo-svendita che non riunifica il Paese”

Reazioni pesanti arrivano dai maggiori partiti di opposizione, dal Labour di Jeremy Corbyn ai LibDem di Jo Swinson. Queste le parole del leader laburista: “L’accordo negoziato dal primo ministro sembra persino peggiore di quello di Theresa May, già rigettato a valanga dal Parlamento. Queste proposte rischiano d’innescare una corsa al ribasso su diritti e tutele, sono un accordo-svendita che non riunifica il Paese e che deve essere respinto”.

Jeremy Corbyn ha proposto anche l’attuazione di un referendum bis: “Il miglior modo di risolvere la Brexit è ora ridare la parola al popolo per un voto finale”.