Ha compiuto diciotto anni lo scorso 4 giugno ed è stato subito acquistato dal Real Madrid, anche in sfregio ai rivali di sempre catalani.
E’ Takefusa Kubo, astro nascente del calcio giapponese.
Si trovava già in Europa, avendo fatto per tre anni parte delle giovanili del Barcellona (da qui, il succitato sgarbo), ma è rimasto coinvolto nello scandalo sul trasferimento di giocatori extracomunitari minorenni: il Barça fu sanzionato con lo stop del calciomercato, Takefusa fu costretto a tornare in Giappone.
In una lunga intervista rilasciata a ‘Marca’, Takefusa raconta così: “Per un ragazzo di 13 anni (una situazione del genere, ndr) è molto difficile, vuoi giocare a calcio e non sai perché ti cacciano dal paese. In realtà, ancora non so perché sia successo. Se un bambino vuole giocare a calcio ad un buon livello non vedo il motivo per cui non può farlo, perché non lasciarglielo fare”.
Era considerato il Messi giapponese, anche per l’appartenenza alla cantera azulgrana. Oggi gioca in prestito al Maiorca ed ha giocato già diversi spezzoni di match nonostante la giovanissima età, Takefusa riuscirà a dimostrare anche solo una parte di quello che ha dimostrato il fuoriclasse argentino?
Alcuni movimenti e la struttura fisica fanno pensare che il paragone non sia eccessivamente azzardato.