Il governo Conte Bis (un po’ come il precedente gialloverde) vive costanti frizioni tra le anime dell’esecutivo.
L’opposizione (nonostante sia scesa in piazza compatta a Piazza San Giovanni) mostra a sua volta qualche tensione interna (abbiamo parlato della nota stampa “critica” della Meloni alla vigilia della manifestazione).
Renzi alla Leopolda si pone come alternativa ai due poli (nonostante di fatto appoggi il governo).
In questo scenario, c’è chi lavora per poter mettere assieme anime teoricamente diverse (anche se hanno già governato assieme in passato): secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, un fedelissimo di Silvio Berlusconi – Gianni Letta – sta lavorando già da qualche tempo per rafforzare l’esecutivo.
Ripetendo che “all’Italia serve stabilità”, si tiene in contatto con le anime più democristiane del Partito Democratico.
E così, quando sarà necessario, i “responsabili” del partito berlusconiano (Mara Carfagna, Renato Brunetta, Gianfranco Rotondi solo per riportare alcuni dei nomi citati) si schiereranno col governo.
Anche perché un centrodestra a guida salviniana non è gradito dalle parti di Forza Italia: “Segniamoci questa data, 19 ottobre 2019, in piazza San Giovanni è nato il Pdl per Salvini. Forza Italia non si presenterà alle Politiche. Silvio può chiederci tutto, ma non di firmare una cambiale per il leghista. Noi faremo una scelta diversa”, sono le parole attribuite a Rotondi.