Dalla sera di oggi lunedì 21 ottobre fino alla sera del giorno martedì 22 ottobre è Simchat Torah, festività ebraica che significa “Giorno della nostra gioia” e conclude l’ottavo giorno di Sukkoth, festa delle capanne onorata dagli ebrei sia in diaspora che in Israele (dove è il nono giorno, uno in più rispetto la diaspora). Forse qualche osservatore attento avrà notato la presenza delle sukkà, ovvero capanne temporanee, costruite con materiali e criteri ben precisi in quanto simboli e presenti su terrazze, balconi, giardini dove non i spazi appositamente adibiti.
I materiali comandati sono quattro specie di vegetali: il lulav (un ramo di palma), l’etrog (un cedro), tre rami di mirto e due rami di salice. Il cedro viene impugnato separatamente dai rami che invece sono legati assieme con la Cannabis sativa. Chiamata anche festa dei Tabernacoli, offre un spettacolo di sicuro fascino.
Ma proprio oggi in Israele, dove la festa sarebbe stata doppia per Simchat Torah – festa nazionale- e per il compleanno del premier israeliano Benyamin Netanyahu che oggi compie 70 anni –un solo anno in meno della nazione a cui ha dedicato tutta la vita- egli ha annunciato di rimettere il mandato a formare il nuovo governo nelle mani del presidente Reuven Rivlin.
E’ la seconda volta in sei mesi che il leader del Likud non riesce a formare il governo
Netanyahu aveva ricevuto l’incarico da Rivlin lo scorso 25 settembre e dopodomani sarebbe scaduto il termine. E’ possibile che ora sia la volta di Benny Gantz leader di Blu-Bianco.
Il premierm chiamato affettuosamente “Bibi” in patria, è conosciuto e apprezzato oltre la sua politica: per il sacrificio del fratello Yoni morto in battaglia durante la famosa operazione Entebbe; per le sue due lauree e la più lunga carriera politica che il paese abbia mai conosciuto. Aspettiamo le reazioni del paese alla notizia che potrebbe vedere anche nuove elezioni.
Sara Alonzi