Confesercenti: “L’evasione si combatte con la web tax”. Conte: “Rendiamo operativa questa tassa sui ricavi dei giganti del web”

Patrizia de Luise: “L’evasione si combatte con la web tax”. Il premier Conte: “Rendiamo operativa la web tax, un’imposta del 3% sui ricavi dei giganti del web, che forniscono servizi digitali sul nostro territorio”.

La lotta all’evasione fiscale che l’attuale governo si prepara a combattere con la prossima legge di Bilancio ha l’obiettivo di rendere la vita difficile ai colossi tecnologici.

Queste le parole di Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti: “L’evasione si combatte con la web tax e con il collegamento fra banche dati, che oggi non comunicano. Amazon, Google, Instagram, Facebook, Twitter hanno versato in Italia 14,3 milioni di imposta nell’ultimo anno. Lo 0,01% del totale versato dalle società nel nostro Paese. Nel 2017 Facebook ha pagato 120 mila euro di tasse: quanto un nostro albergo di medie dimensioni”.

La De Luise ha continuato con queste parole: “Confidiamo nell’impegno del Governo a varare la digital tax. Per una volta saremmo pionieri, aspettando poi che anche L’Europa si decida”.

Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti: “L’evasione si combatte con la web tax”

Patrizia De Luise si è espressa anche sul futuro rilancio dell’economia: “La cosa più importante è rilanciare la crescita: una crescita di qualità, che crei posti di lavoro, che dia opportunità ai giovani; una crescita che promuova innovazione in armonia con i territori. Perché non possiamo accontentarci di ‘sopravvivere’ o ‘tirare avanti'”.

Anche Conte, intervenuto nel corso dell’assemblea, ha ribadito il concetto: “Con il decreto fiscale recuperiamo circa 3 miliardi di risorse dal contrasto della grande evasione e rendiamo operativa la web tax, un’imposta del 3% sui ricavi dei giganti del web, che forniscono servizi digitali sul nostro territorio”.

Il premier si è espresso anche sui pagamenti elettronici, che sono stati motivo di discussione dell’ultimo scontro all’interno della maggioranza, rassicurando tutti: “Con le misure sui pagamenti con Pos non vogliamo punire o criminalizzare nessuno, l’obiettivo è semplicemente premiare la diffusione di strumenti digitali di pagamento. Non è prevista alcuna conseguenza negativa per chi userà il contante”.

Scettica la De Luise sull’utilizzo dei pagamenti elettronici anche nei piccoli esercizi: “Associare la moneta elettronica alla lotta all’evasione non va bene. È un messaggio fuorviante!”.