Greta Thunberg sta effettuando un tour con il padre in America allo scopo di incontrare le comunità sioux che da anni si oppongono al progetto di un oleodotto e durante questo viaggio ha rilasciato in un’intervista al quotidiano svedese Dagens Nyheter, dove ha confessato un effetto collaterale alle sue campagne: la persecuzione della sua famiglia da parte degli haters.
“Quella che soffre di più è mia sorella Bea, che ha 13 anni, ed è sistematicamente bersaglio di mobbing, cattiveria e molestie” . Greta, nel corso dell’intervista rilasciata alla reporter Alexandra Urisman Otto, parla per la prima volta dell’aspetto umano del suo personaggio, di cosa voglia dire essere un personaggio pubblico al centro dell’attenzione mediatica mondiale e sotto il mirino di persone non sempre educate, o addirittura aggressive e minacciose. Greta è ormai abituata agli haters, pur non avendo previsto che le sue battaglie portassero questo genere di risposte. Quello che proprio non poteva immaginare era come questo odio sarebbe stato riversato sulla sorella minore, Beata Ernman, più facilmente reperibile rispetto a lei, che invece è sempre in giro per il mondo. “Tutti quelli che mi minacciano e mi scrivono messaggi di odio alla fine se la prendono con lei. La gente non sa dove mi fermo, e dove passo la notte, perché non ho una routine quotidiana. Invece mia sorella è sempre a casa, e cerca di avere una sua vita normale, ma così è molto più facile da raggiungere” spiega l’attivista.
Le denunce effettuate alla polizia sono state inefficaci. E proprio per questo Greta attraverso il giornale svedese chiede aiuto a tutte le persone che le sono solidali: “Ricevo continuamente inviti da parte di persone che mi vogliono aiutare. Il modo migliore per aiutarmi però ora è sostenere mia sorella. E non perché è mia sorella, ma perché è una persona meravigliosa e forte, ed è anche la mia migliore amica”.
La sorella Beata seguirà le orme della mamma e non di sua sorella Greta
La sorella minore di Greta, Bea, sembra voler percorrere le orme della mamma, Malena Ernmann, che è una nota cantante d’opera. Lo scorso giugno la teenager ha partecipato infatti a una trasmissione televisiva in prima serata, debuttando con la canzone “Bara Du Vill” che è già stata ascoltata più di 150 mila volte su Spotify.
Probabilmente ne sentiremo quindi parlare ancora, ma in altri ambiti rispetto quello ambientalista e , speriamo, non in quanto ancora vittima di haters.
Sara Alonzi