Un professore 40enne di Novara è stato arrestato per adescamento di minori, possesso e divulgazione di immagini pedopornografiche.
Le indagini della Polizia sono partite dopo che una famiglia di Novara ha denunciato il tentativo di adescamento subito dalla figlia minorenne. La ragazza era entrata in contatto con un finto agente assicurativo che le chiedeva delle immagini pornografiche. Per sua fortuna i genitori si sono accorti di cosa stava succedendo prima che l’adolescente potesse inviare delle foto, ma altre ragazze prima di lei erano cadute nella rete del maniaco.
In seguito alle indagini svolte, gli investigatori sono risaliti ad un professore 40enne che lavorava in una scuola media nella provincia piemontese. L’uomo, trovato in possesso di materiale pedopornografico dopo una perquisizione è stato arrestato e rimarrà in carcere fino alla conclusione del processo.
Il modus operandi del professore
Secondo quanto emerso dall’indagine condotta dalla Procura di Torino, l’uomo utilizzava i social network per adescare le ragazzine. Per convincerle a fidarsi di lui si fingeva un agente assicurativo di 22 anni, quindi, ottenuta la loro fiducia, chiedeva materiale pornografico. A questa fase ne seguiva una successiva che prevedeva la richiesta di un incontro: in un’occasione pare che il professore sia riuscito ad avere un rapporto sessuale con una sedicenne.
L’attività illecita dell’uomo in rete non si esauriva con le richieste di materiale pedopornografico, ma pare che questo cedesse le foto ottenute con l’inganno per inviarle a siti specializzati. Su questo aspetto della vicenda, però, non sono stati condivisi ulteriori dettagli, visto che l’indagine è ancora in corso e le informazioni rilasciate potrebbero danneggiarne gli esiti.
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