Ospite di ‘Un giorno da pecora’ (programma del primo pomeriggio di Radio 1), l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini ha scherzato sulle proprie condizioni di salute, dopo il malore di qualche giorno fa.
Così, parlando della propria pressione, ha detto: “Siamo a 100-130. Prendo la pastiglietta la mattina? Anche la sera… Quando mi hanno portato in ospedale la pressione era 110-170. Colesterolo e trigliceridi sono sotto controllo, anche se mi hanno sconsigliato i formaggi più buoni, tipo il gorgonzola. Mi hanno consigliato la ricottina, ma chi cazz…”.
Quindi, una battuta politica, pur sempre collegata alle proprie condizioni di salute – in vista delle imminenti regionali in Umbria: “Il dottore mi ha detto che un bicchiere di rosso a cena ci sta, ma non è che prima bevessi taniche… L’importante è che non mi tolgano le castagne… Diciamo che l’esito del voto in Umbria domenica servirà a rilassarmi. Posso solo supporre, in base all’accoglienza, che si vince”.
E circa il fumo? Salvini è ormai entrato in un circolo virtuoso: “Ho smesso il 20 marzo, sono 7 mesi. Mi merito un applauso. Una volta ho smesso per 8 anni, poi ho ripreso per traversie politiche o sentimentali. Stavolta conto di resistere anni, mi manca la serenità calcistica ma non si può avere tutto dalla vita”.
Immancabile – ancor più nel caso di Salvini – il brindisi con il mojito, quasi rituale durante la trasmissione radiofonica della radio pubblica.
Giunto nonostante le prime reticenze: “Ma non posso… E’ il cocktail meno indicato, non posso assumere zuccheri”. Ma una volta assaggiato, il leader della Lega ha pure scherzato sul suo sapore: “E’ sciapo…”.
Per finire, una battuta sul rapporto col drink in sé (e sul pluricitato Papeete): “Il mojito ne bevi uno, massimo due. Io ero a mio agio al Papeete? Con mio figlio sono sempre a mio agio. Poi preferisco la montagna e infatti sono andato a Pinzolo con mia figlia”.