Omicidio Luca Sacchi, emergono nuovi dettagli: nella borsetta della fidanzata mazzette di soldi

Emergono nuovi ulteriori dettagli sull’omicidio di Luca Sacchi davanti al pub John Cabot.

Dopo le parole di ieri del capo della polizia Franco Gabrielli e le voci che avevano preso a circolare la mattina circa la possibilità che l’omicidio fosse consegenza di uno scambio di droga andato male, quest’oggi ha preso a circolare il decreto di fermo del pubblico ministero Nadia Plastina che chiarisce le dinamiche dell’accaduto e chiarisce in primo luogo un aspetto fondamentale: Anastasiya Kylemnyk – la ragazza del giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa – aveva con sé duemila euro in mazzette da 20 e da 50 per acquistare dell’erba (che sarebbe servita a lei e altri suoi tre amici).

Erba che però Valerio Del Grosso e Paolo Pirino – i due giovani accusati dell’omicidio – non avevano e così hanno tentato di rapinare i due fidanzati della somma in questione.

Come racconta nel decreto di fermo “in via Teodoro Momsen e all’uscita del pub John Cabot, si avvicinavano alla vittima e alla fidanzata Anastasiya, che deteneva il denaro nello zaino, e mentre il Pirino colpiva con una mazza alla nuca Kylemnyk intimandole di consegnare lo zaino che le strappava una volta in terra, il Del Grosso, alla reazione del Sacchi che affrontava l’aggressore, esplodeva contro il Sacchi un colpo d’arma da fuoco, da distanza ravvicinata, in direzione del capo e ne provocava il decesso”.

A ricostruire quanto accaduto Giorgia, fidanzata “da tre giorni” – ma amica di lunga data – di Del Grosso, il ragazzo che ha mostrato alle forze dell’ordine dove aveva nascosto soldi e arma del delitto: “Il 23 ottobre Valerio mi ha messaggiato chiedendomi di uscire insieme per una passeggiata. Durante l’uscita, Valerio mi ha riferito che mentre era in compagnia di Pirino lo stesso aveva dato una bastonata a una persona, non specificandomi il motivo”.

Quindi, il giorno dopo (dopo una notte in albergo): “Chiedevo spiegazioni a Valerio cercando di capire meglio cosa avesse fatto. Mi diceva che aveva sparato in testa a una persona. Tutti gli amici, me compresa, gli consigliavamo di andarsi a costituire“.

A presentarsi dalle forze dell’ordine, però, ci ha pensato la madre di lei, coraggiosa nel denunciare il figlio.