Trionfo destra in Umbria, la Tesei ottiene il 20% più di Bianconi. Salvini: “Conte dovrebbe dimettersi”

Come prevedibile (e già preventivato), le elezioni regionali in Umbria vedono il trionfo del centrodestra con la candidata della coalizione Donatella Tesei capace di ottenere il 57,5% delle preferenze, il 20% di più del candidato Vincenzo Bianconi, espressione dell’alleanza giallorossa (per la prima volta alla prova del voto dopo aver stretto alleanza per la creazione del governo).

A trionfare è soprattutto la Lega, al 37%, in una regione tradizionalmente di sinistra (la Tesei è la prima presidente non espressa da una coalzione di centrosinistra. Così come accaduto con Tosi in Liguria, cade un’altra roccaforte rossa).

Il più grande flop è quello del Movimento 5 Stelle. Per i pentastellati soltanto 30.953 voti, pari al 7,4% degli elettori: meno anche di Fratelli d’Italia, al 10,4%.

Trionfo destra in Umbria, la felicità di Salvini

Intorno alle due del mattino, Matteo Salvini è andato a festeggiare all’interno del palazzo della Regione assieme alla neo governatrice Donatella Tesei.

E’ il momento della gioia e dell’abbraccio con Giorgia Meloni: i due – in una terra tradizionalmente di sinistra – hanno ottenuto quasi il 50% delle preferenze, con buona pace di Forza Italia. Possiamo solo immaginare come stiano pregustando un eventuale trionfo a livello nazionale.

Dopo l’abbraccio Salvini esce e va a festeggiare coi militanti.

Stappa spumante sulle note di ‘Vincerò’ e si scaglia contro il Governo: “I signori Zingaretti, Conte, Di Maio che occupano abusivamente il governo hanno i giorni contati”. Come riporta Repubblica – di cui vi proponiamo il video in coda – Salvini aveva dichiarato, lontano dalle telecamere: “Se avesse un pizzico di amor proprio, Conte come prima cosa stamattina dovrebbe dimettersi“.

Per adesso non si parla di dimissioni. Ma è certo che PD e Movimento 5 Stelle dovranno fare una forte autocritica

Stamattina sui suoi social – su Twitter, nello specifico – Matteo Salvini è tornato sul trionfo del proprio partito e soprattuto sulla sonora sconfitta degli avversari, attualmente componenti del Governo: