Sebastiano Esposito e i calci di punizione: scopriamo una skill del talento classe 2002

Sebastiano Esposito, attaccante dell’Inter classe 2002, è sulla bocca di tutti già da qualche settimana (quando sarebbe potuto esserlo già dal precampionato, dove ha mostrato le sue indubbie qualità).

Complice l’infortunio di Alexis Sanchez, il giovanissimo prodotto del vivaio nerazzurro è diventato a tutti gli effetti la terza scelta in attacco nelle gerarchie di Conte, dietro Romelu Lukaku e Lautaro Martinez ma davanti a Matteo Politano (se non proprio davanti all’esterno capitolino, possiamo dire che i due partono alla pari).

Nella gara contro il Parma – la seconda in cui ha fatto ingresso dalla panchina dopo l’ottimo esordio in Championso contro il Borussia Dortmund – Sebastiano Esposito si è reso protagonista di un siparietto con Matteo Politano al momento di dover battere una punizione dal limite: secondo quanto riportato dai telecronisti Sky, il tutt’altro che timido Esposito si sarebbe rivolto alla panachina per chiedere di poter battere, ma Politano (che ha nove anni e 140 gare in Serie A più di Esposito) si è imposto senza grosse difficoltà ed ha battuto il calcio da fermo.

Risultato? Palla contro la barriera e tiro conseguente assolutamente non pericoloso per Sepe.

Non in troppi sanno – ma probabilmente presto sapranno – che Sebastiano Esposito, pur dovendo necessariamente e fisiologicamente crescere, è un attaccante completo ed è anche uno specialista nei calci da fermo.

Basterebbe guardare il video tributo fatto dall’Inter all’indomani dell’esordio contro in Champions dello scugnizzo di Castellammare di Stabia (un esordio per altro estremamente positivo, ma non c’è bisogno lo si segnali pure noi) per notarlo.

In 180 secondi di video è possibile notare la completezza di Sebastiano (che segna di fino, di forza, di rapina, di testa) e l’ottima capacità balistica da fermo (capacità che lo accomuna al fratello Salvatore, un passato all’Inter – adesso al Chievo).

Sono ben cinque le marcature da fermo: quattro su punizione (da posizione e distanza differente. Minutaggio: 0:22, 1:07, 1:14, 2:03), una addirittura da calcio d’angolo (1:23).

Ma non è solo con la maglia nerazzurra che Esposito ha messo in luce questa caratteristica.

Anche togliendo il nero dalla casacca, Esposito fa vedere di avere un piede decisamente caldo: con la casacca dell’Under 17 – durante gli europei che cu hanno visti arrivare secondi – il talento dell’Inter ga realizzato quattro marcature.

Due rigori e due punizioni (anche in questo caso da posizioni assolutamente diverse tra loro).

Una nel gruppo contro la Germania:

Una nella semifinale contro la Francia:

Si capisce perché per gli azzurrini attualmente impegnati nel mondiale di categoria quella di Sebastiano sia sicuramente un’assenza pesante.

Costretto a rimanere a Milano per dare una mano alla prima squadra (con Conte che ha sempre parlato benissimo di lui, pur avendo ultimamente escluso possa essere lui la “panacea” degli eventuali mali nerazzurri), attendiamo ansiosi di vedere se tra i grandi il numero 30 (che con le giovanili ha vestito tutti i numeri immaginabili: 9, 10 e 11) confermerà i propri numeri nonché questa skill da fermo.

A 17 anni, il tempo è dalla sua parte.