L’omicidio di Luca Sacchi ha fatto nascere negli inquirenti l’idea che potrebbe esistere una nuova piazza di spaccio a Roma. Il giro dell’inchiesta di allarga: i due indagati potrebbero essere solo alcune delle pedine in gioco
Valerio del Grosso e Paolo Pirino, i due ventunenni fermati per l’omicidio dei Luca Sacchi, potrebbero rappresentare soltanto la punta dell’iceberg di una vicenda più complessa e ramificata di quanto non appaia. La Procura di Roma, accanto all’indagine già aperta per l’omicidio, sarebbe pronta a condurre un’altra inchiesta parallela sul traffico di stupefacenti: si parte dal presupposto che, forse, l’Appio Latino (quartiere che si trova nella zona sud-est di Roma) sia il teatro della nascita di una nuova piazza di spaccio connessa ai giri di Tor Bella Monaca e di San Basilio. In questo quadro cambia- e di molto- anche il modo di vedere la coppia composta da Luca Sacchi e Anastasya Kylemnyk: da semplici ragazzi aggrediti a scopo di rapina, a ragazzi oggetto di una tentata rapina dopo un fallito acquisto di stupefacenti a ragazzi che tentavano di comprare un grosso quantitativo di stupefacenti e non per uso personale.
L’omicidio di Luca Sacchi connesso a una nuova piazza di spaccio? I nuovi sospetti della Procura
I vari tasselli che gli inquirenti stanno raccogliendo sulla vicenda dell’omicidio di Luca Sacchi sta gettando una luce nuova e preoccupante che va ben oltre la questione dell’assassinio del 24enne. I nuovi interrogativi della Procura di Roma riguardano le piazze di spaccio della capitale e la possibilità che ne stia nascendo una nuova nel quartiere dell’Appio Latino. I dubbi degli inquirenti sono nati soprattutto dopo la testimonianza fallace di Anastasya Kylemnyk, la quale ha raccontato una versione dei fatti non compatibile con referti medici (si è smentito che la ragazza abbia preso una botta in testa, come da lei sostenuto), riprese delle videocamere di sorveglianza e quanto dichiarato da un testimone.
In particolar modo, a far pensare maggiormente è la questione dei soldi contenuti nello zainetto della ragazza: si era parlato di 2mila euro (che la ragazza aveva giustificato parlando del suo stipendio), ama anche di una cifra superiore e che poteva oscillare tra i 10mile e i 20mila euro. Il denaro non è ancora stato ritrovato, così come la pistola che ha ucciso Sacchi. Se questo status di cose fosse confermato, e cioè se la fidanzata della vittima avesse davvero avuto nello zaino una tale quantità di contante, si potrebbe anche pensare che i due fossero lì per acquistare sostanze in quantità da spaccio e non certo per uso personale. Pertanto, la domanda che gli inquirenti si stanno facendo in queste ore riguarda proprio il ruolo giocato da Luca Sacchi e Anastasya Kylemnyk, forse coinvolti in un giro di spaccio e non semplici vittime di una rapina finita male.
L’omicidio di Luca Sacchi connesso a una nuova piazza di spaccio? La pista della spedizione punitiva
Le piste sulle quali si stanno concentrando gli inquirenti riguardano una possibile spedizione punitiva attuato da Del Grosso e da Pirino contro Sacchi e i suoi. Tutto parte dal presupposto che i due indagati facciano parte di un’organizzazione più ampia che ha preso piede tra quartiere Alberone e Parco della Caffarella. In questo senso si inserisce la pista dei possibili concorrenti, da identificare con il gruppetto della vittima, che bisognava intimidire e avvertire affinché non facessero concorrenza all’organizzazione già esistente.
Intanto, Il Messaggero ha raccolto la testimonianza di Andrea (nome fittizio), ex fidanzato di Anastasya Kylemnik. Il ragazzo ha parlato della ex rifiutando categoricamente l’idea che lei possa essere implicata nella vicenda. “Una delle ragazza più tranquille che io abbia mai conosciuto, non fumava e non intendo le sigarette, voleva solo raggiungere la propria indipendenza, affrancarsi dalla famiglia, trovarsi un lavoro e vivere una vita normale. Magari non aveva grandi ambizioni ma piccoli sogni che per lei, però, contavano molto. Poi se abbia iniziato a frequentare gente sbagliata negli ultimi anni non lo so, ma non posso crederci”, ha detto il giovane. Anastasya gli avrebbe rivelato di non avere nulla a che fare con questa storia.
Maria Mento