Amelia Bambridge, la giovane ragazza inglese scomparsa da qualche giorno in Cambogia, è stata ritrovata cadavere: il suo corpo individuato in mare
Si sono concluse nel peggiore dei modi possibili le ricerche della giovane Amelia Bambridge, la ragazza inglese scomparsa in Cambogia mercoledì scorso: il suo corpo, ormai privo di vita, è stato avvistato in mare non distante dal luogo in cui era scomparsa. I genitori della ragazza erano volati in Cambogia per partecipare attivamente alle ricerche. Un resoconto della vicenda ce lo fornisce il Daily Star.
Morta la ragazza inglese scomparsa in Cambogia, vista per l’ultima volta a una festa in spiaggia
Amelia Bambridge, la ragazza inglese scomparsa in Cambogia da mercoledì, è morta. La sua sparizione era stata annunciata dalle autorità cambogiane che avevano dichiarato di aver ritrovato il suo zaino nei pressi di una località che si trova al confine con la Thailandia. Più precisamente, la 21enne originaria del West Sussex stata vista per l’ultima volta sull’isola di Koh Rong: qui aveva partecipato a una festa tenutasi sulla spiaggia ed era andata via intorno alle ore 03:00 (ora locale) del mattino. È stato il personale del Police Beach, struttura privata che cura l’organizzazione di eventi, a trovare lo zaino della ragazza il mattino seguente. Al suo interno vi erano il telefono e le carte di credito.
Dopo affannose ricerche, che hanno coinvolto circa 150 volontari e poliziotti e alle quali hanno preso parte anche cinque familiari di Amelia (tra cui i genitori) che sono appositamente giunti dall’Europa, anche l’ultimo barlume di fiducia ha lasciato il posto alla triste realtà. Amelia è stata trovata morta in mare, a circa 30 miglia di distanza dal luogo in cui si erano perse le sue tracce.
Morta la ragazza inglese scomparsa in Cambogia, la polemica della famiglia con il FCO
La scomparsa di Amelia Bambridge ha fatto sorgere aspre frizioni tra la sua famiglia e il FCO (Foreign Commonwealth Office), accusato di non fornire il giusto supporto alla causa. Questo ha portato alcuni amici della famiglia Bambrige ad aprire una petizione una change.org.
“Non abbiamo avuto alcun sostegno dal nostro Parlamento britannico e attualmente non abbiamo un buon traduttore oramai da giorni. Ciò sta rendendo difficile il trasferire informazioni alla famiglia e temiamo che questo potrebbe ostacolare le nostre possibilità di riportarla a casa in sicurezza. È dovere dell’Ufficio degli Esteri e del Commonwealth difendere i britannici bisognosi, ovunque si trovino nel mondo, e fino ad ora non è stato fatto nulla del genere“, si può leggere nella petizione.
Per contro, il FCO ha risposto- tramite un suo portavoce- che: “La famiglia di Amelia ha la nostra più sentita vicinanza in questo momento molto difficile. Il nostro staff ha fornito loro assistenza di persona sull’isola di Koh Rong e ha mantenuto stretti contatti con le autorità cambogiane alla ricerca di Amelia“.
Amelia era partita il 27 settembre alla volta del Vietnam. Il ritrovamento del suo corpo pone fine alla sua giovanissima vita e al lungo viaggio che la giovane aveva intrapreso.
Maria Mento