Il Responsabile Advocacy di Medici Senza Frontiere, Marco Bertotto, ha criticato le modifiche sull’accordo Italia-Libia proposte da Di Maio: “Le modifiche proposte all’accordo Italia-Libia sono un contraddittorio ‘maquillage umanitario'”.
Luigi Di Maio, attuale Ministro degli Esteri, ha proclamato il cambiamento degli accordi Italia-Libia in merito alla gestione dei migranti, ma Medici Senza Frontiere (Msf) non ci sta. L’organizzazione, che lavora incessantemente in questo periodo nei porti di sbarco, informa che ogni persona evacuata dai centri di detenzione in Libia è a rischio di essere nuovamente intercettata e riportata in quegli stessi centri.
Queste le parole di Marco Bertotto, Responsabile Advocacy di Medici Senza Frontiere (Msf): “Le modifiche proposte all’accordo Italia-Libia sono un contraddittorio ‘maquillage umanitario’: mentre si annuncia di voler migliorare le cose – con soluzioni difficilmente realizzabili – si perpetuano scellerate politiche di respingimento e detenzione sulla pelle delle persone”.
Marco Bertotto (Msf): “L’unica soluzione umanitaria possibile è superare del tutto il sistema di detenzione arbitraria”
Marco Bertotto ha parlato delle possibili soluzioni per arginare questo problema umanitario: “L’unica soluzione umanitaria possibile è superare del tutto il sistema di detenzione arbitraria, accelerare l’evacuazione di migranti e rifugiati dai centri favorendo efficaci alternative di protezione e porre fine al supporto dato alle autorità e alla guardia costiera libica che alimenta sofferenze, violazioni del diritto internazionale e l’odioso lavoro dei trafficanti di esseri umani, a terra e in mare”.
Bertotto ha ribadito l’incessante lavoro dell’organizzazione in questo periodo: “Le nostre equipe salvano vite in mare e forniscono assistenza medico-umanitaria nei centri di detenzione in Libia, un Paese in guerra, dove testimoniano ogni giorno condizioni disumane, malnutrizione, violenze e abusi”.