Un cavo sfilacciato che ricarica lo smartphone, lo stesso che poggia su una gamba in alluminio del letto su cui la giovane dorme: è morta così la diciassettenne Nong Ying, folgorata nella sua cameretta di adolescente a Chaiyaphum, nella Thailandia nord-orientale. La ragazza probabilmente sapeva del guasto, infatti sul cavo era stato avvolto del nastro adesivo, ma con ogni evidenzia ne aveva sottovalutato la pericolosità.
Il corpo esanime è stato ritrovato dalla madre, Boonpeng Tuponchai, 47 anni, che rientrando a casa ha cercato di svegliare la figlia ma toccandone il corpo ha percepito una lieve scossa elettrica. Le ustioni sul corpo della ragazza sono visibili a partire dalla mano sinistra, quella con cui teneva lo smartphone.
Secondo l’agente Khanti Peansoongnern, intervenuto sul posto, la colpa sarebbe riferibile al cavo riparato artigianalmente , ma ha dichiarato che in questa fase delle indagini ancora nulla è da escludere.