
Si fanno sempre più aspre le contestazioni di milioni di cittadini cileni che, ormai da settimane, chiedono con forza un cambiamento della politica cilena e le dimissioni del Presidente Pinera
Continuano a imperversare le proteste che sono scoppiate in Cile diverse settimane fa e che hanno portato milioni di persone a scendere in piazza contro il proprio Presidente. Tasse alle stelle, popolazione allo stremo, mancanza di giustizia e di equità sociale fanno del Paese un figlio adulto della dittatura di Pinochet. Tale definizione, data ai microfoni de L’intellettuale dissidente da Bertrand, un architetto cileno che si è trasferito in Francia, è l’espressione che forse è capace- meglio di altre- di fotografare la situazione attuale: il Cile vive ancora in un clima di dittatura, pur avendole formalmente detto addio decenni fa. Le notizie che intanto arrivano da oltreoceano sono tutt’altro che confortanti e si apprende che i disordini hanno portato a tensioni pesantissime e al tragico ferimento di due poliziotte.
Disordini in Cile, due poliziotte ferite da una molotov durante le manifestazioni di piazza
Si tingono sempre più di sangue le violente proteste che stanno infiammando il Cile del Presidente Pinera. La popolazione, ridotta alla fame, ha deciso di scendere in piazza settimane fa e ora è giunta la notizia- supportata da un terribile video pubblicato dal Daily Star– del ferimento di due poliziotte. Le due agenti sono state raggiunte da una molotov e hanno così preso fuoco. Un terzo collega è riuscito a intervenire e a spegnere le fiamme, con l’ausilio di un estintore, in una decina di secondi.
Questi fatti si sono verificati a Plaza Italia, nella capitale cilena, nella giornata di lunedì. Una squadra di agenti stava cercando di sedare una protesta. Le due poliziotte, Maria Hernandez Torres e Abigail Cardenas, non sarebbero in pericolo di vita e di loro si stanno prendendo cura in ospedale. In queste ore hanno ricevuto la visita del Ministro dell’Interno Gonazlo Blumel, del Direttore generale della Polizia locale Mario Rozas e del Sottosegretario alla prevenzione della criminalità Katherine Martorell.
Disordini in Cile, il Presidente Sebastian Pinera: “Non mi dimetto”
Ai cileni che chiedono a gran voce le dimissione del presidente Sebastian Pinera, questi ha risposto tramite i microfoni della BBC: “Sono pronto a trattare, ma non mi dimetto”. Il Cile non può, attualmente, garantire uno stato sufficiente di sicurezza e per questo motivo è anche stata presa la decisione di spostare la sede in cui si disputerà la finale della Coppa Libertadores (a Lima e non più a Santiago del Cile).
Maria Mento