Non ha ancora 14 il ragazzino di origini argentine che ieri, ad Avellino, ha tentato di togliersi la vita gettandosi da un ponte.
L’adolescente, dopo aver parcheggiato la bici, una mountainbike bianca, con la quale aveva raggiunto il luogo (si è pressappoco nel centro cittadino), avrebbe scavalcato la barriera di protezione del cavalcavia, avrebbe fatto qualche passo e poi si sarebbe lanciato nel vuoto.
Un salto di molti metri, attutito dal terreno umido e dalla folta vegetazione che cresce sul greto del fiume Fenestrelle. Ciononostante, il ragazzino ha riportato ferite gravissime e si trova in questo momento in ospedale, nel reparto di rianimazione del polo sanitario di contrada Amoretta, assistito da un trauma team di alta specialità.
Il giovanissimo, la cui identità resta celata, è stato soccorso da vigili del fuoco e dai sanitari del 118. Sul posto si sono recati gli agenti della Volante guidati dal vicequestore Elio Iannuzzi, per effettuare i primi rilievi.
Per questa mattina si attende il nuovo bollettino medico.
I cittadini del capoluogo irpino sono indignati e sotto shock. Il ponte della Ferriera, costruito nel 1800 per collegare Avellino con la città di Salerno, è tristemente noto per essere stato più e più volte teatro di suicidi.
“Un’intervistata ha detto ai microfoni di 696 tv Ottochannel: “Questa barriera, questa griglia non serve a nulla. Servono misure più efficaci. Negli anni continuano a verificarsi episodi del genere“.
“Innalzare cancellate è inutile – affermano i residenti della zona -. Chi vuol farla finita, lo fa comunque. Servono strategie di assistenza ai giovani sempre più isolati e smarriti in una società dove tutto scorre in fretta, lasciando indietro le persone più fragili“.