Un adolescente britannico ha raccontato di coma abbia rischiato la morte dopo aver fumato per 5 mesi la sigaretta elettronica.
Da qualche mese a questa parte si è alzata l’attenzione sulla sigaretta elettronica ed i possibili danni che può causare alla salute il suo utilizzo. Sappiamo che i casi finora si sono verificati principalmente negli Stati Uniti e che in Italia non ci sono ancora stati casi di malattie polmonari legate allo svapo. Si ritiene che il discrimine sia nelle regole ferree che la Comunità Europea impone sui dosaggi dei liquidi ed il maggiore controllo sui produttori. Pare infatti che i casi registrati negli Usa siano legati all’utilizzo di liquidi a base di nicotina o thc, fatti in maniera artigianale e acquistati in strada o su internet.
Difficile, però, al momento dare certezze a riguardo, visto che nemmeno i medici americani possono dire con certezza cosa causi l’infiammazione polmonare che può risultare letale. Solo di recente, infatti, è stato isolato nei polmoni dei pazienti un elemento potenzialmente dannoso se respirato (vitamina E acetato). Ciò nonostante non è stato escluso che ci possano essere altri elementi presenti nei liquidi per sigaretta elettronica capaci di causare danni polmonari consistenti e, nei casi più gravi, morte.
Adolescente rischia di morire dopo cinque mesi di sigaretta elettronica
Qualche mese fa vi abbiamo riportato il caso di un diciannovenne americano che ha rischiato di morire dopo un paio d’anni di utilizzo di sigaretta elettronica. Nel suo caso il liquido utilizzato era al thc, il che accresce la tesi che proprio questo possa essere una delle cause delle malattie negli Usa. Oggi però vi riportiamo il caso di un ragazzo britannico che ha rischiato di morire nel 2017, quando aveva appena 17 anni.
Il giovane ha spiegato al ‘Daily Star‘ che aveva scelto di passare alla sigaretta elettronica perché la riteneva più salutare e lo poteva aiutare ad avere maggiore fiato negli allenamenti di box. Dopo 5 mesi di utilizzo, però, ha cominciato ad avvertire problemi respiratori, finché un giorno non ha avuto una tosse talmente forte da farlo quasi soffocare. Il giovane, Ewan Fisher di Nottingham, è stato ricoverato in ospedale ed stato indotto al coma farmacologicamente è stato collegato ad un polmone extra corporeo artificiale.
Ricordando quei momenti il ragazzo ha dichiarato: “Sono finito in terapia intensiva e collegato a due differenti supporti vitali, sono quasi morto”. Quando gli viene chiesto cosa possa aver causato quella improvvisa infiammazione polmonare il giovane risponde senza pensarci: “Non ci sono dubbi che lo svapare mi abbia fatto ammalare. Ho fatto numerosi test che dimostrano che è da condannare. A chi fuma -aggiunge infine- consiglio di andare a chiedere aiuto ad un medico e non semplicemente passare alla sigaretta elettronica. A quei ragazzi che svapano e pesano che sia una cosa buona, semplicemente non lo è”.