Stipendi d’oro, Il Giornale punta il dito contro Di Maio: ecco quanto paga i suoi fedelissimi?

In un recente articolo ‘Il Giornale’ punta il dito contro Luigi Di Maio e gli “Stipendi d’oro” che percepiscono i suoi fedelissimi.

Uno dei topos della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle è stato la lotta ai privilegi dei parlamentari e dei loro collaboratori. Tra questi, ovviamente, c’era la percezione di stipendi considerati troppo elevati. Ma successivamente c’è stata la battaglia contro le pensioni d’oro dei parlamentari e quella sul numero di deputati e senatori. Il tutto per assicurare un risparmio allo stato, attraverso il quale ridistribuire il guadagnato ai cittadini.

Stona dunque che proprio il suo leader Luigi Di Maio paghi la propria squadra di governo più di quanto abbiano fatto gli altri ministri. In un recente articolo del ‘Giornale‘, infatti, viene puntato il dito contro Di Maio per la cospicua retribuzione percepita dai suoi stretti collaboratori, alcuni dei quali lo accompagnano a vario titolo da diverso tempo. I collaboratori sono stati assunti a tempo determinato e verranno retribuiti fino a fine mandato. La somma del monte stipendi della sua squadra è di 711.580 euro lordi all’anno per un totale di 8 collaboratori.

Gli stipendi d’oro dei collaboratori di Di Maio

Il più pagato tra i fedelissimi di Di Maio sarebbe Augusto Rubei, consigliere del ministro per gli aspetti della comunicazione, relazione con i media e i soggetti istituzionali, che percepisce uno stipendio annuo di 140.000 euro. Questo è seguito a quota 120.000 euro annui da Cristina Belotti, segretario particolare del ministro che lavora sin dal 2013 per la Casaleggio associati a vario titolo, e Pietro Dettori, consigliere del ministro per la cura delle relazioni con le forze politiche. Simili cifre pare non si vedessero da tempo alla Farnesina, almeno secondo quanto dichiarato da una fonte del ‘Giornale’ che dice: “all’ufficio del personale sono inorriditi, dicono di non avere mai visto prima degli stipendi così alti, forse l’ultimo che aveva fatto qualcosa del genere era stato De Michelis (ministro Psi, ndr) ma erano altri tempi e comunque non queste cifre”.