Per Romano Prodi la sinistra perde perchè si occupa dei gay e non degli operai.
E’ la frase pronunciata dall’ex presidente del Consiglio durante un incontro all’Auditorium Biagi a Bologna, con tema principale i trent’anni dalla caduta del muro di Berlino e la susseguente svolta della Bolognina, con lo scioglimento del Partito Comunista Italiano.
Durante l’incontro, organizzato da Fondazione Duemila e associazione Berlinguer, Prodi ha avuto modo di presentare il suo libro “Il crollo del muro e la svolta della Bolognina”. L’ex premier ha precisato che le forze progressiste devono trovare il coraggio di mettere in campo “una capacità d’innovazione forte”.
Fassino replica a Prodi: “Nessuna contrapposizione”
Ma Romano Prodi non si è fermato qui. Come riportato da Dagospia, che riprende come fonte il sito “Gaynews.it”, l’ex leader dell’Ulivo e poi dell’Unione ha chiaramente affermato che “molti degli ex elettori di sinistra percepiscono che essa abbia difeso le persone omosessuali e non gli operai”, indicando questo assunto come uno dei motivi che ha portato al fallimento della socialdemocrazia.
Il deputato del Partito Democratico ed ex sindaco di Torino Piero Fassino, presente al dibattito come relatore, ha subito replicato a Prodi, sottolineando come non ci sia alcuna contrapposizione tra diritti sociali e civili, perchè “non si possono dare gli uni senza gli altri”.