Liliana Segre ringrazia, ma declina la proposta di candidatura a Presidente della Repubblica.
Nelle ultime settimane, complici anche gli inaccettabili insulti rivolti alla superstite dell’Olocausto dopo il varo della commissione parlamentare sull’odio e l’intolleranza (che hanno reso necessaria anche l’assegnazione di una scorta, ndr), era stata lanciata l’idea di una candidatura al Quirinale per la Segre.
La prima ad avanzare questa proposta era stata la giornalista Lucia Annunziata, dalle colonne dell’Huffington Post lanciava l’idea Segre come Capo dello Stato “per togliere il Quirinale dalla partigianeria della politica”. Una proposta che è stata subito accolta favorevolmente dal direttore del quotidiano “La Repubblica”, Carlo Verdelli. “L’idea di Lucia Annunziata e dell’Huffington Post di candidare Segre – aveva scritto Verdelli – significa candidare un simbolo che racconta un’altra visione dell’Italia”.
Al termine del mandato la Segre avrebbe 98 anni
Lo stesso Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, aveva salutato positivamente l’idea di candidare Liliana Segre come successore di Sergio Mattarella, eletto il 3 febbraio 2015. “Liliana Segre è una grandissima personalità, che si presenta benissimo per un ruolo come quello del presidente della Repubblica – le parole di Zingaretti – E’ un faro e un punto di riferimento della democrazia del nostro Paese”.
Come riportato da Dagospia, ci ha pensato la stessa Segre a troncare sul nascere questa possibilità e a definire la sua candidatura “improponibile”. La senatrice a vita ha ringraziato per la stima, ma ha sottolineato di non poter svolgere questo ruolo per motivi anagrafici e di competenze specifiche. La superstite della barbarie nazifascista ha infatti 89 anni: dato che l’elezione è prevista nel 2021, al termine del mandato ne avrebbe 98.