Il 16 Novembre si celebra la “Giornata Internazionale della tolleranza”, istituita con la risoluzione 51 del 1995 dall’UNESCO per ricordare i principi alla base della “Dichiarazione dei Diritti Umani”, sancita nel 1948 dall’Assemblea delle Nazioni Unite.
Tutti siamo chiamati a insegnare la tolleranza e a metterla in atto sempre
Il 16 Novembre 1995, a Parigi, i Paesi membri dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, adottarono la “Dichiarazione dei principi sulla Tolleranza”, per promuovere la comprensione e la tolleranza nei confronti di tutti, indipendentemente dall’etnia, la religione, la lingua, eccetera: “La tolleranza è il rispetto, l’accettazione e la valorizzazione della ricchezza della diversità delle culture del nostro mondo, del nostro modi di esprimerci e dei modi di esprimere la nostra qualità di esseri umani. È sostenuta dalla conoscenza, l’apertura di spirito, la comunicazione e la libertà di pensiero, di coscienza e di credo. La tolleranza è l’armonia nella diversità. Non è solo un obbligo di ordine etico; è anche una necessità politica e giuridica. La tolleranza è una virtù che rende possibile la pace e contribuisce a sostituire una cultura di pace alla cultura della guerra“, si legge nel punto 1.1 del primo articolo, dedicato al significato della tolleranza.
Questa giornata, mai come ora, ha lo scopo di sensibilizzare circa l’importanza del rispetto e dell’accettazione delle culture differenti dalla propria, ricusando ogni forma di isolamento, di emarginazione, di discriminazione e di violenza nei confronti delle minoranze.
L’intolleranza porta alla violenza e alla divisione
Per celebrare chi si prodiga nella promozione degli ideali di tolleranza e di non violenza – la cosiddetta “ahimṣā”, parola sanscrita che indica l’assenza del desiderio di nuocere o uccidere divenuta, ad opera del Mahatma Gandhi, strumento di lotta politica -, l’UNESCO ha istituito il “Madanjeet Singh prize for the promotion of tolerance and non-violence”, letteralmente il “premio Madanjeet Singh per la promozione della tolleranza e della non-violenza”, intitolato all’omonimo diplomatico indiano che promosse la pace e il dialogo interculturale lungo tutta la sua carriera da ambasciatore in vari Paesi del Mondo.