Un ragazzo di 18 anni di Lucera, in provincia di Foggia, è stato oggetto di una grave discriminazione. A darne notizia è stata la madre del giovane che avrebbe scoperto solo per caso la vicenda.
La signora ha manifestato il proprio disappunto in una lettera diretta all’istituto dove il ragazzo frequenta l’ultimo anno di superiori: “Nella scuola che frequenta, Michele Pio è stato recentemente oggetto di una grave forma di discriminazione. La sua classe è stata coinvolta in un progetto di nuoto in piscina. Nella scuola hanno distribuito gli avvisi, gli alunni hanno pagato il bonifico, hanno portato le ricevute, è stato organizzato il corso. E Michele Pio non è mai stato avvisato. L’ho scoperto per caso, recandomi a scuola per una riunione”.
Per la madre non esistono giustificazioni di sorta, infatti nel proprio racconto spiega che suo figlio “studia pianoforte da 8 anni e ha naturale talento musicale. E’ un provetto nuotatore, pratica tutti gli stili e al mare si diverte tantissimo. Pratica anche equitazione, ha vinto dei premi in alcune gare nazionali”.
La risposta del dirigente scolastico che respinge le accuse
Rapida è giunta la smentita da parte di Matteo Capra, dirigente scolastico del liceo dove si sarebbe esercitata l’esclusione dello studente disabile: “Non c’è stata alcuna discriminazione. Faccio l’educatore di mestiere quindi il mio compito è tutelare gli studenti”. Secondo il preside si sarebbe tenuta una riunione il 30 ottobre scorso del nucleo preposto all’organizzazione della vita scolastica dei ragazzi portatori di handicap, a cui sarebbero stati presenti gli insegnanti di sostegno, lo psicologo dell’Asl e i genitori dei ragazzi. A questi ultimi sarebbe stata sottoposta l’idea di un corso di nuoto. E a cui la madre del ragazzo avrebbe risposto di non essere interessata.
Il 6 novembre scorso intanto, si è tenuta la prima lezione del corso. “Contestualmente – precisa Matteo Capra – ho ricevuto una e-mail contenete la lettera aperta di denuncia scritta dalla mamma di Michele Pio. Dopo aver avuto il consenso dal professore di educazione per poter inserire un ulteriore ragazzo al corso di nuoto, ho convocato una riunione invitando a partecipare la mamma dello studente e il coordinatore degli insegnati di sostegno, ma la donna per impegni personali ha disertato la riunione”. Due versioni differenti ed opposte dunque, per cui si dovrà attendere per avere chiarezza.