“Air Force Renzi”, ecco quanto costava l’Airbus noleggiato sotto il governo dell’ex Presidente del Consiglio: le cifre

Un articolo del Corriere della Sera mette in evidenza le cifre dei costi del noleggio dell’Airbus A340 di Stato, noto con l’espressione di “Air Force Renzi”. Quanto è costato all’Italia? Troppo, a quanto pare. La storia è finita in tribunale

L’Airbus A340-500, ormai noto come “Air Force Renzi”, ha fatto sborsare ad Alitalia delle cifre assurde che sono finite nelle casse di Etihad, la compagnia aerea degli Emirati Arabi Uniti che oggi chiede ad Alitalia– davanti a un tribunale– di chiudere al vicenda pagando le cifre mancanti. La scelta era ricaduta sul quadrimotore perché l’aereo poteva coprire rotte internazionali senza dover fare scalo per rifornirsi di carburante. Ma ogni mese il suo noleggio costava ad Alitalia ben 512.198 dollari. Il dettaglio nell’articolo di Leonard Berberi per il Corriere della Sera.

“Air Force Renzi”, la vicenda dell’aereo  che Alitalia affittato da Etihad per i voli di Stato sotto il governo Renzi

Dai contratti riservati che Etihad ha intrattenuto con Alitalia sul noleggio dell’ “Air Force Renzi”, un quadrimotore in grado di coprire rotte molto ampie senza la necessità di fare scali, sono emerse le cifre che la compagnia italiana ah a pagato per il noleggio di un Airbus A340-500 utilizzato per i volti di Stato. Il Corriere della Sera ha avuto modo di leggere quei contratti e ha scoperto che Alitalia pagava ogni mese una cifra pari a 512.198 dollari a Etihad, salvo poi recuperare 590.889,60 dollari– per la stessa prestazione- dalla Direzione degli armamenti aeronautici.

Tutto nasce, come spiega Leonard Berberi, dall’esigenza di avere un aereo che coprisse lunghe rotte senza fermarsi per fare carburante e l’Airbus A340-500 di Etihad era stato individuato come il velivolo giusto. Dal momento che Alitalia non poteva stipulare contratti con società che non fossero dell’Unione, c’è stato bisogno che venissero firmati due contratti.

“Air Force Renzi”, i due contratti stipulati per il suo noleggio e la vicenda in tribunale

I due contratti in questione riguardano uno (il numero 808) Alitalia e  Ministero della Difesa. I fatti risalgono al 17 maggio 2016, e cioè sotto il primo e unico governo Renzi che l’Italia abbia conosciuto fino a ora. Il contratto regolamentava un subnoleggio e prestazioni accessorie per un valore di 168 milioni distribuiti in otto anni.

Il 9 giungo del 2016, a Dublino, è stata la volta del contratto che vede come firmatari Alitalia e Etihad: il noleggio dell’aereo per 75,5 milioni di dollari, 25 dei quali servivano a coprire un’ipoteca che grava sul mezzo dal 2007 e che esisteva tra Etihad e la Union Three Leasing Limited (società finanziaria con sede alle Cayman). Seguono altri costi che l’Italia ha dovuto sostenere: 814mila dollari per la ritinteggiatura del mezzo e poco più di 3 milioni (esattamente 3.124.724) per gli arredi e un incentivo al rispetto del contratto.

La vicenda è finita in tribunale quando nel 2018, ritenendo il tutto troppo caro, il M5S e la Lega chiudono le porte all’accordo, e ora l’aereo è parcheggiato da più di un anno (e inutilizzato) a Fiumicino. Etihad ha dunque ha chiesto ad Alitalia il pagamento di sette rate (pari a 4.473.031 milioni) e il pagamento di 33.292.857 per la copertura del leasing fino al dicembre del 2023. Più eventuale risarcimento danni, che sarà da quantificare in denaro.

Maria Mento