Il 18 Novembre si celebra la “Giornata Europea degli Antibiotici”, istituita nel 2008 dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) di Stoccolma.
In associazione alla “Settimana Mondiale degli Antibiotici”, promossa dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della sanità, l’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare medici e cittadini sul tema della resistenza agli antibiotici e sulla prudenza nell’uso di questi ultimi.
Alcune statistiche hanno dimostrato che nella UE il numero dei pazienti resistenti agli antibiotici è in costante aumento.
L’antibioticoresistenza è un fenomeno in crescita nel Vecchio Continente e rappresenta una emergenza sanitaria talora sottovalutata. Si stima che nel 2015, in tutta Europa, siano stati 33000 i decessi dovuti alla resistenza agli antibiotici, un terzo dei quali in Italia.
Arrestare il fenomeno significherebbe ridurre le spese sanitarie, diminuire il tasso di mortalità tra gli ammalati, favorire l’esito positivo di terapie antitumorali, di trapianti e di interventi chirurgici.
Per fare ciò è sufficiente adottare certi tipi di comportamento
Basterebbe innanzitutto evitare il ricorso imprudente agli antibiotici, per far sì che alcuni microorganismi non “imparino” a resistere ai farmaci; promuovere l’igiene personale, così da impedire il proliferare di germi e batteri, infine elaborare strategie più efficaci per limitare la diffusione di batteri multi-resistenti negli ospedali o altri ambienti sanitari.
Sulla pagina Facebook di ECDC EAAD, oggi sarà possibile seguire dal vivo gli eventi organizzati per la giornata.