Nuovi progressi della scienza: creazione di bambini geneticamente sani da qui a due anni, rischi ormai “giustificabili”.
Un ricercatore dell’Università di Abertay a Dundeev ha scoperto che, grazie alle nuove tecnologie, i rischi della modificazione genetica sono oramai abbastanza bassi da giustificarne l’uso con gli embrioni umani, sostenendo anche come un tentativo “moralmente giustificabile” potrebbe avvenire in meno di due anni.
Una tale ricerca aprirebbe ad una rivoluzione in campo medico, con un’ondata di nuovi farmaci genetici ma soprattutto con la “produzione” di persone genetificamente modificate (GM).
Uomo “non perfetto” ma adesso si aprono nuove prospettive
La sorprendente notizia è stata riportata dal sito inglese Daily Star ed è inevitabilmente destinata a far discutere. Se da una parte la prospettiva di un esistenza in salute fa gioire, dall’altra si aprono le annose questioni etiche.
Il dott. Smith, leader del programma dei corsi di scienze biomediche di Abertay, ha dichiarato: “La linea germinale umana non è affatto perfetta, con l’evoluzione che ci ha fornito una protezione piuttosto minima dalle malattie che tendono a colpire nei nostri ultimi anni, tra cui malattie cardiovascolari, cancro e demenza“. Le tecniche GM offrono la prospettiva di proteggere le persone future da questi e altri disturbi comuni. Secondo il medico questo risultato sarebbe stato già parzialmente raggiunto negli esperimenti sugli animali, e aggiunge: “Se diversi disturbi comuni potessero essere evitati o ritardati modificando geneticamente l’uomo, la durata media della vita libera da malattia potrebbe essere notevolmente estesa”.