Sono trascorsi poco più di due anni dalla violenta esplosione che ha ucciso la 53enne giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Ora gli inquirenti sono riusciti a risalire a colui che ordinò la sua uccisione e lo hanno arrestato
Nell’attentato dinamitardo che alle ore 14:58 del 16 ottobre del 2017 ha scosso l’isola di Malta ha perso la vita la giornalista Daphne Caruana Galizia. Un atto esplicito, un omicidio premeditato che è stato architettato da un mandante e portato a termine da chi poi ha eseguito i suoi ordini, di fatto arrivando a uccidere una professionista che– per via dei temi trattati nelle sue inchieste- era poco benvoluta. Daphne Carunaa Galizia aveva pestato i piedi a qualcuno e per questo doveva morire. Oggi, dopo 25 mesi dalla sua morte, gli inquirenti sono riusciti a risalire al mandante dell’attentato: si tratta di Yorgen Fenech, Amministratore Delegato di Tumas Group e Direttore Generale della centrale elettrica a gas di Malta.
Omicidio Daphne Caruana Galizia, arrestato Yorgen Fenech: sarebbe il mandante del delitto
Aveva iniziato a indagare su un giro di tangenti che porta a Yorgen Fenech, pezzo grosso di Tumas Group (del quale è l’AD), della Centrale elettrica a gas di Malta (con il ruolo di Dg), e proprietario del 17Black (società con sede a Dubai dalla quale passavano le tangenti destinati a due persone che fanno parte del governo maltese) e per questo Daphne Caruana Galizia– la giornalista morta a Malta due anni fa- è stata uccisa.
Una lunga indagine ha portato all’arresto di Yorgen Fenech che è colui che avrebbe ordinato l’uccisione della donna, fatta saltare in aria con una bomba sistemata nella sua stessa automobile. I due politici isolani che fanno parte del giro di tangenti sono Keith Schembri e Konrad Mizzi, in carica con i rispettivi ruoli di Capo di gabinetto e Ministro. Come riporta la Repubblica, l’arresto di Fenech da parte della polizia maltese è stato effettuato poco prima che l’uomo potesse lasciare l’isola: è stato catturato mentre si trovava a bordo del suo yacht e stava per fuggire. Una svolta, nell’ambito dell’inchiesta è arrivata la scorsa settimana con l’arresto di Melvin Theuma, cioè colui che aveva fatto da intermediario tra il mandante dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia e i suoi esecutori materiali.
Omicidio Daphne Caruana Galizia, la macchina esplosa e il ritrovamento a opera del figlio della giornalista
Daphne Caruana Galizia, classe 1964, è stata uccisa nella sua malta il 16 ottobre del 2017. La donna, che era una giornalista e una blogger, si occupava di trattare inchieste sulla corruzione ed era, dunque, un personaggio piuttosto scomodo. Per questo aveva ricevuto delle minacce che lei stessa aveva segnalato alla polizia due settimane prima di essere uccisa per mezzo di una bomba che gli attentatori hanno sistemato sulla sua Peugeot 108: la macchina è esplosa uccidendo la professionista 53enne che si trovava nell’abitacolo. Il figlio Matthew, che in quel momento si trovava nella loro casa a Bidnija (Malta) ha sentito l’esplosione, si è precipitato fuori e ha visto cosa era appena successo alla madre.
Maria Mento