Alexander Lewis-Ranwell è stato arrestato per omicidio plurimo dopo aver tolto la vita a tre pensionati nel giro di un paio di ore.
Lo scorso 10 febbraio, il 28enne Alexander Lewis-Ranwell, si è recato nei pressi della casa di Anthony Payne, pensionato 80enne residente nell’Exeter (Inghilterra). Convinto che si trattasse di un pedofilo, l’uomo ha aperto la sua porta di casa quindi lo ha seguito per le scale fino alla camera da letto e poi lo ha ucciso con un colpo di martello alla testa. Payne era solo il primo dei suoi obbiettivi, visto che sulla strada di ritorno verso casa, Alexander si è fermato nuovamente per entrare nell’abitazione dei gemelli Roger e Dick Carter (84 anni). Per uccidere i due pensionati, l’uomo ha usato una vanga che ha trovato appesa sopra il camino.
Conclusa la serie di omicidi Alexander è tornato a casa come nulla fosse. Quando le investigazioni hanno condotto a lui, l’uomo non ha negato di aver ucciso i tre pensionati, ma ha sostenuto che lo ha fatto in un momento di scarsa lucidità mentale. In queste ore si sta tenendo la prima udienza del processo, dove il legale della difesa punta tutto sull’incapacità di intendere e volere del suo assistito.
Uccide tre pensionati scambiandoli per pedofili: carcere o ospedale psichiatrico?
Nel corso della prima udienza sia la difesa che la pubblica accusa hanno concordato sul fatto che l’imputato soffrisse di instabilità mentale nel momento in cui ha compiuto i tre omicidi. Nella sua arringa il pubblico ministero ha però chiesto alla giuria quanto del suo crimine possa essere attribuito alla mancanza di sanità mentale dell’imputato e dunque se ci fossero i presupposti per richiedere una pena carceraria. La difesa ovviamente punta al completo riconoscimento dell’instabilità mentale e dunque ad un periodo di cura presso una struttura specializzata.