Mary Wareham, Advocacy Director presso la Arms Division, ha puntato il dito contro i robot killer e le armi robotiche più in generale, sostenendo che siano le più pericolose e che vadano immediatamente fermate
Human Rights Watch continua la sua battaglia contro le armi robotizzate che la tecnologia è oggi in grado di mettere al servizio degli eserciti. Ormai da anni l’associazione non governativa porta avanti la sua campagna, mettendo in luce il grave pericolo che esse rappresentano per tutta l’umanità: Mary Wareham, il direttore della Divisione Armi dell’associazione, ha ribadito il concetto. Le armi robotiche sono pericolose non solo perché non sono in grado di fare distinzioni tra militari e civili ma anche perché gli attacchi portati dalle armi robotiche potrebbero sollevare problemi sull’attribuzione delle eventuali responsabilità.
Human Rights Watch contro le armi robotiche, la lettera aperta di Mary Wareham
In una lettera aperta pubblicata da Human Rights Watch, Mary Wareham– direttore della Divisione Armi dell’associazione- è tornata a ribadire l’importanza dell’eliminazione delle armi robotiche dagli armamenti militari degli eserciti. Le armi robotiche sono pericolose per l’umanità perché agiscono senza sostanziale controllo umano e vanno quindi fermate.
Scrive Mary Wareham: “Le maggiori potenze militari si stanno muovendo per utilizzare armi che selezionano e sparano su obiettivi senza un significativo controllo umano. Questo sta sollevando lo spettro che si diffondano di sistemi d’arma immorali, non spiegabili, in gran parte incontrollabili, i robot killer. Questo sta anche creando timori sulla diffusa proliferazione e la corsa agli armamenti, cose che portano all’instabilità globale e regionale. Vi è un crescente riconoscimento del fatto che sia tempo di far scattare l’allarme su questi sistemi di armi. Questo mese a Parigi, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un nuovo trattato internazionale per vietare i robot killer, affermando che le macchine che hanno il potere e la discrezione uccidere senza intervento umano siano politicamente inaccettabili e moralmente spregevoli“.
Human Rights Watch contro le armi robotiche, le parole pronunciate da Steve Goose nel 2013
Quella di HRW (il nome dell’associazione in sigla) non è una battaglia iniziata da poco tempo, ma sono anni che l’associazione si batte con forza contro l’utilizzo delle armi robotiche. Nel 2013, già sei anni fa, l’allora direttore Divisioni Armi di Human Rights Watch, Steve Goose, così si esprimeva in una conferenza delle associazioni non governative riunitesi a Londra per fermare l’utilizzo delle armi automatizzate: ”La capacità di armi completamente autonome nello di scegliere e sparare su bersagli in modo autonomo pone una sfida fondamentale per la protezione dei civili e per il rispetto del diritto internazionale. Le nazioni interessate a mantenere l’aspetto umano nel ciclo decisionale dovrebbero riconoscere che delle norme internazionali in materia di sistemi di armi completamente autonome sono urgenti e necessarie, e per questo è indispensabile lavorare per raggiungerle” (fonte: disarmo.org).
Maria Mento