Moisés Naím stronca i programmi Mediaset, Enrico Mentana ribatte sui social: la vicenda

Attraverso un articolo pubblicato su El Pais, il giornalista a e scrittore venezuelano Moisés Naím ha letteralmente stroncato i programmi televisivi di Mediaset. A Questa stroncatura ne è seguita un’altra: quella di Enrico Mentana, che ha ricusato il pensiero del collega straniero

Moisès Naim, Enrico Mentana e la “televisione tossica”. Potremmo sintetizzare così, con questi due nomi di peso nel settore giornalistico e questa espressione, una vicenda che sta tenendo banco in queste ore, sui social. Tutto è partito dalla pubblicazione, su El Pais, di un articolo a firma di Moisés Naím intitolato “La tóxica televisión chatarra” (traducibile in “Lo scarto televisivo tossico”). Nel suo pezzo Naím esamina, in chiave politica, i “danni” compiuti da una determinata fetta di programmi televisivi su quei cittadini che sono soliti guardarli. Cosa c’entra, in tutto questo, Enrico Mentana? Il giornalista è intervenuto commentando duramente le parole del collega, che ha esplicitamente tirato in ballo la televisione berlusconiana e Mediaset (la rete a cui Mentana ha legato il suo volto per anni).

Enrico Mentana contro Moisés Naím, il giornalista venezuelano ha attaccato Mediaset in un articolo pubblicato su El Pais

Fa discutere un articolo che il giornalista venezuelano Moisés Naím ha pubblicato su El Pais con il titolo (che vi abbiamo tradotto in italiano) Lo scarto televisivo tossico”. Nel pezzo si parla dello scarto televisivo tossico e della relazione che ci sarebbe tra l’aver guardato determinati programmi televisivi, da piccoli, e l’aver abbracciato determinate idee politiche una volta cresciuti. Nel mettere in evidenza questa presunta relazione lo scrittore cita chiaramente l’offerta proposta dalla televisione berlusconiana.

Ma cosa dice esattamente Moisés Naím in questo articolo che nelle ultime ore ha catturato, e ora vedremo come, le attenzioni dei social? Volendo andare al nocciolo della questione, che chi in Italia è cresciuto guardando i programmi televisivi proposti da Mediaset oggi rischia di essere più vulnerabile alle idee populiste. Un pensiero che Naím non propone come suo ma che il giornalista ha argomentato citando una ricerca scientifica condotto addirittura da ricercatori del Bel Paese. Chi guarda programmi tv spazzatura rischia di vedere influenzato, in negativo, il suo QI e a dirlo è uno studio che è stato condotto sulle abitudini di voto dei telespettatori di Mediaset: studio che ha permesso di capire come chi passi troppo tempo davanti a quei programmi venga poi influenzato nell’espressione del suo voto, anche se i programmi che guarda non sono di carattere politico. Di questo studio non ha parlato solo Naím ma anche, ad esempio, il Daily Mail.

Il pensiero di Moisés Naím è stato commentato da un personaggio che ha fatto la storia dell’informazione in onda sui canali Mediaset: Enrico Mentana. Correva l’anno 1992 e l’allora 37enne giornalista, che da 9 anni è il direttore di TgLa7 e da poco il direttore della nuova realtà giornalistica Open, fondava il TG5 insieme ad altri voti noti del giornalismo e della televisione italiana (Cesara Buonamici, Clemente J. Mimum, Cristina Parodi, Lamberto Sposini). Quindi, Enrico Mentana ha una storia professionale e personale che in qualche maniera è parte di quel mondo Mediaset criticato dal collega venezuelano.

Enrico Mentana contro Moisés Naím, la “risposta” a mezzo Facebook del giornalista italiano

Ma Veniamo alle parole scritte su Facebook da Enrico Mentana. Sono parole dure, le sue, che gli hanno permesso di attirare notevoli critiche da parte di quei followers che trovano fondate le considerazioni/teorie formulate da Moisés Naím e dagli esperti di cui lui cita il lavoro, e cioè i docenti Rubén Durante, Paolo Pinotti e Andrea Tesei.

Credo che questo sia l’articolo più cretino che abbia mali letto. Lo ha scritto uno stimato intellettuale, Moises Naim, e questo ne rende il contenuto quasi surreale nella sua stupidità. Partendo da uno studio di professori italiani, sostiene che coloro che in Italia sono cresciuti guardando i programmi Mediaset oggi sono più vulnerabili degli altri alle idee populiste. Una vera coglionata, ma d’autore”.

Scrive così Enrico Mentana e la sua suona come una stroncatura netta (forte troppo?) di argomentazioni che comunque arrivano da uno studio scientifico condotto da docenti qualificati. Vedremo nelle prossime ore se il giornalista commenterà ulteriormente la sua presa di posizione fornendo altre spiegazioni sul suo punto di vista.

Maria Mento