Dopo un vertice i responsabili del Movimento 5 Stelle hanno deciso che per le Elezioni Regionali in Calabria non ci sarà un’alleanza con il PD.
Con il governo formato in poche settimane per scongiurare il pericolo dell’aumento dell’Iva che avrebbero comportato le elezioni anticipate, l’alleanza tra PD e M5S in Umbria era sembrata l’inizio di una collaborazione più radicata nel territorio. La sconfitta della coalizione nella regione del centro Italia, però, ha probabilmente scoraggiato i leader del Movimento 5 Stelle a replicare il sodalizio. Già in vista delle elezioni in Emilia Romagna, Luigi Di Maio aveva escluso che si potesse ripetere una corsa comune alle regionali. Ma in vista delle prossime elezioni in Calabria (26 gennaio 2020), l’idea è stata riproposta.
L’obbiettivo di un’eventuale coalizione sarebbe stato quello di contrastare lo strapotere dimostrato dalla coalizione di destra nelle ultime tornate elettorali. A lanciare l’appello era stato l’imprenditore Antonio De Masi, il quale aveva auspicato che le due forze politiche potessero formare un’alleanza programmatica. I vertici del Movimento, dunque, hanno convocato una riunione per tastare l’umore dei suoi riguardo la possibile alleanza con i democratici.
Movimento 5 Stelle corre da solo in Calabria
Secondo le indiscrezioni giunte, però, quasi nessuno dei parlamentari era favorevole ad allearsi con il PD, e la maggior parte di loro avrebbe respinto qualsiasi tentativo di negoziato. Questi hanno preferito una corsa in solitario che permettesse loro di avanzare la candidatura di Francesco Aiello. La conferma di questa scelta dovrebbe arrivare a giorni, quando il professore universitario scioglierà le proprie riserve ed annuncerà ufficialmente la propria corsa come candidato a Governatore della Regione Calabria.
Probabilmente i politici pentastellati ritengono che il sostegno al Movimento sia sufficientemente forte in Calabria (lo è stato sicuramente in precedenza) e che l’alleanza con il PD non fosse necessaria, anche perché avrebbe comportato qualche modifica nel programma governativo. La decisione in ogni caso era già stata anticipata da Di Maio, il quale aveva escluso che l’alleanza con i partner di governo si sarebbe potuta ripetere al Sud.