In Cina è stato innalzato un’allerta peste bubbonica dopo che quattro persone l’hanno contratta nelle pianure della Mongolia.
Le autorità sanitarie cinesi hanno diramato un’allerta peste, dopo che è stata confermata la contrazione della malattia da parte di 4 allevatori della Mongolia centrale. Secondo quanto emerso dai media locali, i quattro soggetti sono stati posti in isolamento per evitare che la malattia si diffonda nel resto della regione. Al momento non è chiaro come questi abbiano contratto la malattia, ma è stato verificato che la peste non è di tipo polmonare.
La peste polmonare, infatti, è quella che si diffonde con maggiore facilità, ma soprattutto quella che può condurre ad una morte rapida (entro le 72 ore dalla sua contrazione). I quattro allevatori, tutti membri di un’unica famiglia, hanno invece contratto la peste bubbonica che può essere curata con la somministrazione di antibiotici (streptomicina e tetraciclina).
Cina, allerta peste bubbonica
I quattro pazienti della Mongolia centrale non desterebbero eccessiva preoccupazione se non fosse che a 250 miglia di distanza, nella regione dello Xilingol League, sono stati registrati altre 3 casi. In uno di questi si tratta di peste bubbonica contratta dopo aver mangiato un ratto, negli altri due si tratta invece di peste polmonare. Anche in questo caso i pazienti sono stati isolati, ma le autorità hanno diramato un’allerta avvisando i cittadini di stare alla larga dagli animali selvatici.
Sebbene oggi sia curabile, la peste bubbonica (recentemente è morto un uomo) è stata la pandemia più devastante della storia umana. La prima epidemia di grosse proporzioni si è verificata nel Medioevo ed ha causato la morte di un terzo della popolazione europea. In quella occasione la popolazione del vecchio continente è passata dai 475 milioni di abitanti ai 350 milioni e ci vollero quasi 200 anni prima che tornasse ai livelli precedenti. Altre due grosse epidemie si verificarono nel 1600 e nel 1800, si pensa che a causarlo siano le pulci infette trasportate da ratti e gatti. In origine il bacillo della peste si è sviluppato in Asia e si pensa sia giunto in Europa tramite la via della seta.