
La vicenda che riguarda la Fondazione Open e su cui la magistratura sta indagando è stata duramente commentata da Matteo Renzi ai microfoni di Radio Capital. Intanto, però, si indaga anche sull’acquisto della sua villa
Matteo Renzi ha parlato ancora una volta dell’inchiesta attualmente in corso di svolgimento sulla Fondazione Open, e stavolta non lo ha fatto tramite social network ma ne ha parlato in radio. Ospite nel programma radiofonico Circo Massimo, in onda sulle frequenze di Radio Capital, l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri ha rilasciato delle dichiarazioni dalle quali emerge la chiara posizione da lui presa nell’ambito di questa storia: il leader di Italia Viva ha dichiarato di non avere niente da nascondere ma che ci sono delle coincidenze che lui stesso sottolinea.
Matteo Renzi parla della Fondazione Open in radio, si indaga anche sull’acquisto della sua villa
Matteo Renzi dice di non credere al sabotaggio messo in atto per bloccare Italia Viva, però “Alle aziende dico non finanziate Italia Viva se non volete passare guai. Chi finanzia Renzi è uno che rischia la perquisizione”. Con questi toni duri il leader della nuova realtà politica Italia Viva ha parlato dell’inchiesta ancora in atto sulla Fondazione Open e sulle accuse formulate dalla magistratura, tra cui quella del sostegno occulto fornito in questi anni alla sua causa politica.
Intervenuto a Circo Massimo, trasmissione di Radio Capital, l’ex sindaco di Firenze ha parlato di questa situazione e anche del prestito– fornitogli da Riccardo Maestrelli, imprenditore e amico– attraverso il quale gli è stato possibile acquistare la villa in cui vive. Anche questa compravendita è finita nel mirino degli inquirenti.
Matteo Renzi parla della Fondazione Open in radio: “La Magistratura non dovrebbe intromettersi nella politica”
Matteo Renzi ha dialogato con il conduttore Massimo Giannini: “Guarda caso dopo che ho criticato la magistratura esce da qualche ufficio giudiziario una cosa di un anno e mezzo fa sulla mia casa“. Il leader di Italia viva ribadisce di non aver mai parlato di complotto ma di coincidenze. Il politico fiorentino ritiene che quella della Magistratura sia stata “un’invasione di campo” non dovrebbe avere in politica.
“Ho criticato l’invasione di campo di due magistrati nella sfera politica e la risposta è la diffusione di miei documenti privati personali. Brivido! Tuttavia non ho segreti. La mia casa, le mie auto, la mia Vespa: tutto è perfettamente regolare. Quando ho avuto un prestito, fatto con una scrittura privata, l’ho onorato restituendolo in cinque mesi. Guadagno molto bene, non ho niente da nascondere. Ma non vi sembra curioso che uno possa ricevere “avvertimenti” di questo genere?“, ha dichiarato ancora.
Sul prestito che gli ha consentito di comprare la sua casa, Renzi ha ribadito che anche sotto quel profilo è tutto regolare e che si è trattato della siglatura di una scrittura privata. Fatto sta che lo stesso amico Riccardo Maestrelli che gli ha fatto da finanziatore dopo è stato nominato in Cassa depositi e prestiti. Su questo punto Renzi non ha risposto.
E l’inchiesta su Open? Ci fu massima trasparenza anche con quei conti e quello nei confronti della fondazione è un attacco alla democrazia. Ma Renzi sostiene di non avere intenzione di attaccare i magistrati. “Sulle vicende di Open ripeto i tre concetti. Sulle indagini dei magistrati, noi aspettiamo i processi. Perché siamo garantisti. Dispiace che si facciano perquisizioni all’alba a chi non c’entra niente, nemmeno indagato. Ma si vada a processo e vedremo come finirà“.
Maria Mento