Un uomo è accusato di aver picchiato e stuprato un’adolescente, prima di ucciderla strangolandola con i suoi collant. Avrebbe anche abusato della ragazza dopo la sua morte
Violentata e poi strangolata a morte con i suoi collant a soli 17 anni da un uomo. E’ il drammatico destino di Daria Kolesnikova, brutalmente stuprata e poi uccisa dopo aver rifiutato di fare sesso con Anton Meged. Secondo quanto emerso dalla polizia Daria e Anton si erano dati appuntamento ma il ragazzo avrebbe deciso di avere un rapporto con la 17enne che però ha rifiutato. A quel punto Meged, furioso, si è scagliato contro di lei violentandola per poi ucciderla, ma non è tutto. Anton è accusato di aver compiuto atti sessuali sul suo cadavere. Il corpo dell’adolescente, uscita da casa il 22 novembre per incontrare il sospetto assassino e mai più ritornata, è stato trovato sotto un ponte nella città di Lesozavodsk in Russia.
L’allarme lanciato dalla famiglia dell’adolescente
E’ stata la famiglia, preoccupata nel non vederla rincasare, ad allertare le autorità locali della sua scomparsa. Squadre di ricerca della polizia hanno trascorso tre giorni a perlustrare l’ìntera zona prima di imbattersi nei suoi resti: il corpo nudo della vittima si trovava vicino al fiume Ussuri e a seguito delle prime analisi sul corpo è scattato l’arresto, la mattina seguente, per Anton Meged. Nel controllare la cronologia del telefono della giovane infatti le autorità hanno potuto ricostruire quanto accaduto nelle ore antecedenti la sua morte. Dal rapporto della polizia è emerso che i due avevano organizzato un incontro e che il sospettato avrebbe preteso di fare sesso. Dopo che la vittima ha rifiutato, Meged l’ha picchiata con brutalità e violentata per poi strangolarla con le sue calze e scaricare il corpo sotto a un ponte. L’uomo è attualmente tenuto in custodia, in attesa di ulteriori esami e del successivo processo.