Per la prima volta il Paese ha confermato l’infezione da virus dell’herpes B in un essere umano. Se non curato può portare alla morte
C’è grande preoccupazione e allerta per il primo caso di infezione da virus dell’herpes B nell’uomo. E’ accaduto in Giappone, a Kagoshima, sull’isola di Kyushuel, come confermato dall’Istituto Nazionale di Malattie Infettive e secondo quato riferito da NHK. Il virus dell’herpes B si trova comunemente tra le scimmie macaco tra le quali le macacus rhesus, i macahi a coda di maiale e le scimmie cynomolgus, chiamate anche macachi a coda lunga; si ritiene che questi esemplari siano infatti l’ospite naturale del virus che però per la prima volta ha colpito anche l’uomo.
Chi è l’uomo infettato dal virus dell’herpes B
La vittima è un ricercatore che lavora presso la Shin Nippon Biomedical Laboratories, società di ricerca e sviluppo di farmaci. Secondo i rapporti sarebbe stato coinvolto in studi clinici con scimmie. L’infezione da virus B è causata da un virus dell’herpes ed è noto anche come virus della scimmia B, herpesvirus simiae o herpesvirus B. E’ estremamente rara nell’uomo e quando si verifica può provocare gravi danni al cervello e, se il paziente non viene curato in tempo, la morte.