Il ridimensionamento di Unicredit: tagliati 8000 dipendenti e 500 filiali nel periodo 2020-2023. Dura la reazione dei sindacati

Il Piano di Unicredit è quello di ridurre il personale di circa 8000 unità nel periodo compreso fra il 2020 e il 2023. Saranno chiuse anche 500 filiali.

Unicredit ha deciso di tagliare personale e chiudere molte filiali nel periodo compreso fra il 2020 e il 2023. Saranno almeno 8000 i dipendenti tagliati e 500 le filiali che chiuderanno. Il piano di ridimensionamento del personale riguarderà soprattutto il nostro Paese.

Con questa mossa, Unicredit punta a creare 16 miliardi di valore per gli azionisti nell’arco temporale 2020-2023, aumentando fino al 40% la distribuzione di capitale per il 2019.

Dai vertici di Unicredit fanno sapere come il taglio del personale riguarderà soprattutto l’Italia, la Germania e l’Austria. Ma la stragrande maggioranza dei tagli riguarderà il nostro Paese: secondo la First Cisl, in Italia saranno eliminate 450 filiali e ci saranno almeno 6000 tagli del personale.

Piano Unicredit: taglio di almeno 8000 dipendenti e chiusura di 500 fliliali nel periodo 2020-2023. Dura la reazione dei sindacati

Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati. Mauro Incletolli, della First Cisl, si è espresso così: “Fino a oranon è mai stato licenziato alcun bancario, grazie al fondo esuberi. Ma a nostro giudizio gli esuberi restano un errore madornale: Unicredit, che in Italia ha circa 38.000 dipendenti, è già in carenza di organico. Noi chiediamo che a fronte delle uscite ci siano altrettante assunzioni di giovani”.

Dura anche la presa di posizione della Fabi, il sindacato autonomo dei bancari: “Decisione che non guarda alla crescita, allo sviluppo e al futuro”.