Una sardina apre a Casapound, Di Stefano risponde “Presente” ma il movimento li blocca

Le dichiarazioni di Ogongo hanno generato un caos mediatico, invogliando il leader di Casapound a partecipare alla manifestazione del 14 dicembre.

Da settimane ormai non si fa che parlare della crescita esponenziale sui social e nelle piazze delle Sardine. Si tratta di un movimento nato per contrastare le posizioni sovraniste e manifestare contro il leader della Lega Matteo Salvini. Il prossimo 14 dicembre, la diramazione laziale del movimento, guidata da Ogongo, è pronta a scendere in piazza per ribadire il messaggio condiviso già in Emilia e Toscana. Si attende una grandissima partecipazione e si spera addirittura di raggiungere il milione di partecipanti.

Il numero di adesioni sembra crescere giorno dopo giorno ed ora che ci si trova in prossimità dell’appuntamento, Ogongo ha rilasciato un’intervista al ‘Fatto Quotidiano‘. In questa si legge che le sardine sono aperte a tutti e che la partecipazione (in qualità di sardina) è possibile per chiunque, anche chi in passato ha avuto posizioni di estrema destra. Le affermazioni sono state viste come un’apertura anche a Forza Nuova e Casapound e questo ha fatto sì che si creasse un effetto domino.

Casapound appoggia la manifestazione delle sardine, il movimento blocca tutto 

Il leader del movimento di estrema destra, Simone Di Stefano, si è detto disponibile ad aderire alla manifestazione e stupito di una simile apertura. Quando è nato il movimento, infatti, Casapound ha preso in giro le sardine anche sul suo giornale ufficiale ‘Il Primato Nazionale’. Nessuno di loro, dunque, si attendeva un ramoscello d’ulivo. Pertanto Di Stefano ha dichiarato: “L’apertura del leader delle Sardine di Roma stupisce ma va nella direzione del dialogo e noi da sempre ci confrontiamo con tutti. Al momento le Sardine sinceramente mi sembrano un contenitore vuoto e manovrato dalla sinistra ma noi siamo pronti ad andare in piazza, senza bandiere, come abbiamo fatto per la manifestazione con Salvini, Berlusconi, Meloni, e porteremo le nostre idee. Ma sia chiaro ‘Bella Ciao’ non la cantiamo”.

Se da un lato, dunque, le parole di Ogongo hanno aggiunto ai partecipanti anche Casapound, dall’altro hanno portato confusione e critiche. Sui social, infatti, le sardine si sono dette stupite di una simile apertura, specie pensando che il movimento è nato anche contro i partiti che hanno una posizione così estrema. Il clamore generato è stato tale da costringere i leader delle sardine a ristabilire l’ordine e chiarire la posizione del movimento a riguardo: “Le piazze delle sardine si sono fin da subito dichiarate antifasciste e intendono rimanerlo. Nessuna apertura a CasaPound, né a Forza Nuova. Né ora né mai. Dal 14 novembre scorso centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza proprio contro quei partiti che con le idee e il linguaggio dei gruppi neofascisti e neonazisti flirtano in maniera neanche troppo nascosta. Stephen Ogongo ha commesso un’ingenuità”.