Paul Laundy, 48enne britannico, era stato pugnalato a morte da un suo amico per aver esposto i genitali mentre trascorrevano una serata insieme a fare bisboccia.
A riportare la notizia è il quotidiano britannico Metro, secondo cui la vittima, un buontempone particolarmente orgoglioso delle misure del suo pene, era solito, dopo aver alzato un po’ il gomito, mostrare i genitali a mo’ di burla.
La sera dello scorso 22 Maggio, però, qualcosa era andato storto. Paul si trovava in compagnia dell’amico 28enne Nathan Calder, col quale intratteneva un rapporto solido di amicizia da un paio di anni almeno.
Calder quella notte aveva ucciso l’amico pugnalandolo alla gola e al volto, “in un moto di rabbia immotivata e incomprensibile“, ha detto il procuratore Jonas Hankin.
La causa del raptus omicida sarebbe stata una profferta sessuale che il Laundy avrebbe fatto al compagno di bevute.
“Paul era solito avvicinarsi un po’ troppo quando beveva qualche drink di troppo, e spesso ti faceva sentire a disagio – ha detto un amico di vecchia data della vittima, Ronald Saunders -, ma era solo molto estroverso“.
Anche il figlio della vittima, Lewis Hughes, ha negato che il padre potesse avere interessi di natura erotica verso persone dello stesso sesso.
Si è scoperto poi che l’assassino aveva avuto già 24 condanne per almeno 33 reati commessi quando era poco più che un ragazzino. Era stato condannato per aver abusato sessualmente di un ragazzino di 13 anni e per aver aggredito un anziano con un martello da carpentiere.
La Worcester Crown Court ha accusato Calder di omicidio e emesso una condanna a 17 anni di reclusione.