Incendiò una bandiera arcobaleno durante una manifestazione Lgbt: dovrà scontare 16 anni di carcere

Adolfo Martinez è stato condannato a scontare 16 anni di carcere per aver dato fuoco a una bandiera arcobaleno nel corso di una manifestazione per i diritti Lgbt. Il giudice ha riconosciuto nel gesto un crimine d’odio

Molestie per crimini d’odio, uso sconsiderato del fuoco o offesa abituale. Sono questi i reati che vengono contestati al 30enne Adolfo Martinez, un uomo che durante lo svolgimento di una manifestazione in favore dei diritti Lgbt– tenutasi lo scorso giugno in Iowa (Stati Uniti d’America)- aveva dato fuoco a una bandiera arcobaleno esibita in corteo. L‘uomo aveva poi dichiarato che compiere quel gesto era stato un onore e sono state proprio le sue dichiarazioni a far propendere per una pena durissima da parte di chi l’ha giudicato: è arrivata la condanna a 16 anni di reclusione.

Condannato per aver incendiato una bandiera Lgbt, i fatti si sono consumati in Iowa lo scorso mese di giugno

11 giugno 2019, Ames (Iowa, Stati Uniti d’America). Per le vie del centro abitato va in scena una manifestazione in favore dei diritti Lgbt. Tra le persone presenti- quel giorno in città- ce n’è anche una che, però, non appoggia affatto la causa dei pari diritti per tutti. Al contrario. Si tratta del 30enne Adolfo Martinez, il quale- proprio per porre l’accento sul suo pensiero anti Lgbt– prende una delle bandiere arcobaleno che gli capitano sottomano e la incendia.

Le varie fasi della vicenda si svolgono intorno alla mezzanotte e tra due luoghi diversi: uno strip club e la United Church of Christ. Inizialmente, Martinez infastidisce e minaccia i clienti di uno strip club di Ames. La Polizia viene allertata, ma i proprietari del locale riescono a buttare fuori l’ospite indesiderato prima dell’arrivo degli agenti, che così non riescono a intervenire.

In quegli stessi attimi, e cioè dopo essere uscito dal locale, Martinez raggiunge il luogo in cui si trova la United Church of Christ e strappa una delle bandiere Lgbt che qui trova. Questo perché Eileen Gebbie- il pastore della United Church of Christ- è una donna gay. Poi decide di fare ritorno allo strip club e di portare con sé la bandiera: la incendierà per strada, dinanzi al locale, minacciando di far fare la stessa fine all’esercizio commerciale.

Come spiega la Repubblica, è dopo questi fatti che gli agenti sono stati in grado di arrestarlo.

Condannato per aver incendiato una bandiera Lgbt, l’intervista che i giudici hanno usato contro Adolfo Martinez

Dopo il suo arresto, Adolfo Martinez ha avuto modo di parlare con la stampa e di rilasciare un ‘intervista a KCCI-TV. Le dichiarazioni rilasciate dall’uomo in quel frangente sono state poi utilizzate contro di lui in sede di giudizio.

È stato un onore farlo. È una benedizione del Signore“, e ancora “Ho bruciato il loro orgoglio, chiaro e semplice“: sono questi alcuni stralci delle sue dichiarazioni. Il 30enne ha anche specificato di averlo fatto perché contrario all’omosessualità. Il giudice e la giuria che lo hanno condannato a 16 anni di carcere lo hanno trovato colpevole dei reati di molestie per crimini d’odio, uso sconsiderato del fuoco o offesa abituale. Martinez è la prima persona a essere condannato, nella storia della contea, per un crimine d’odio.

Ho spesso sperimentato che Ames non è così progressista come molte persone credono che sia e c’è ancora una grande comunità ‘queer’ nascosta qui. Ma 12 persone che non conosco, che non hanno relazioni dirette con me o con questa congregazione hanno riconosciuto che quest’uomo ha commesso un crimine e che è stato un crimine a causa del bigottismo e dell’odio“, ha detto ai giornalisti il pastore Eileen Gebbie.

Maria Mento