Caso Manuel Bortuzzo, dalle motivazioni della sentenza emergono altri dettagli sulla sparatoria

Manuel Bortuzzo

Manuel Bortuzzo è il nuotatore di 19 anni che lo scorso 3 febbraio rimase colpito da un proiettile esploso al culmine di una rissa. Ora è stata depositata la motivazione della sentenza contro i suoi feritori  

Da quel 3 tragico 3 febbraio del 2019 è passato quasi un anno e in questi mesi tutti abbiamo imparato ad ammirare la forza, il coraggio e la maturità di Manuel Bortuzzo. Il suo nome è impossibile dimenticarlo ed è, gioco-forza, connesso alla sparatoria durante la quale il 19enne è rimasto gravemente ferito alla schiena.

Quell’episodio gli è costato una paralisi alle gambe e avrebbe messo k.o. chiunque, come lui, pratichi nuoto a un certo livello agonistico. Manuel, invece, non si è mai arresto ed è tornato in vasca. In quanto ai suoi aggressori, i due giovani arrestati per questi fatti sono stati condannati per tentato omicidio nei confronti di Bortuzzo e della sua fidanzata. A tre mesi del pronunciamento dalla sentenza, ora, sono state depositiate le motivazioni.

Depositate le motivazioni della sentenza contro i feritori di Bortuzzo, i drammatici fatti risalgono alla sera del 3 febbraio 2019

3 febbraio 2019, Roma. È sera e il 19enne nuotatore Manuel Bortuzzo, che si è trasferito a Roma da Treviso per potersi allenare in vasca a fianco di Gregorio Paltrinieri, è uscito con degli amici. Si trova all’Axa, a Piazzale Eschilo, quando, improvvisamente, si accascia al suolo: è stato colpito da un proiettile esploso al culmine di una rissa avvenuta in un Irish pub della zona. I responsabili del suo ferimento sono Daniel Bazzano e Lorenzo Marinelli, che oggi si trovano in carcere. I due giovani sono stati giudicati con rito abbreviato e lo scorso 9 ottobre 2019 è stata pronunciata la sentenza che li ha riconosciuti colpevoli di tentato omicidio ai danni proprio di Bortuzzo e della sua fidanzata.

Depositate le motivazioni della sentenza contro i feritori di Bortuzzo, ecco cos’ha scritto il giudice

La rissa dalla quale ebbe origine la sparatoria incriminata, come abbiamo detto, si era scatenata all’interno dell’Irish pub. Come riporta il Corriere della Sera, un amico delle due persone condannate versava in stato di ubriachezza e si era lasciato andare all’intonazione (molesta, per i clienti) di cori inneggianti alla Roma. Il tutto mentre questa stessa persona si muoveva nel locale urtando sedie e tavoli. Questo aveva scatenato la reazione dei presenti e del cuoco dello stesso locale e innescato la successiva vendetta con sparatoria in cui Bortuzzo è stato coinvolto.

Non una vendetta tra bande rivali nello spaccio della droga, come si era pensato, ma un banale litigio tra clienti di un pub. Le motivazioni della sentenza emessa contro Bazzano e Marinelli (condannati entrambi a 16 anni di reclusione) hanno fatto emergere questi e altri dettagli.

“Deve evidenziarsi come nessun particolare tratto positivo possa cogliersi nella loro condotta”, ha scritto il giudice. Ai due non è stato riconosciuto alcuno sconto di pena in quanto la loro confessione sarebbe derivata da intenti utilitaristici e non da una effettiva presa di coscienza del loro errore. Si legge ancora: “Dopo la rissa, in tempi brevi gli imputati maturano il loro disegno criminoso anziché tornare nelle loro abitazioni”. Il che significa che chi ha ferito Bortuzzo ha agito con premeditazione.

Maria Mento