Partito Democratico, parla Romano Prodi e “bacchetta” tutti. Elogi alla politica di Nicola Zingaretti

Romano Prodi, volto simbolo del Partito Democratico, ha parlato dell’attuale situazione del Pd e ha avuto da ridire su determinate questioni. Poi ha promosso le idee del segretario Zingaretti

Romano Prodi, intervistato nell’ambito del programma televisivo TGtg che va in onda su TV2000 e di cui è stato ospite, ha parlato dell’attuale situazione del PD e di come sarebbe giusto agire in questo specifico frangente politico. Le parole dell’ex Presidente del Consiglio dei Ministri sono state dure e si propongono il compito di “riportare nei ranghi” chi sta mettendo in atto comportamenti deleteri nei confronti del partito. Invece, secondo lui, si deve elogiare l’intenzione di Nicola Zingaretti, che vuole tornare a dialogare tra e con la gente e a cambiare le modalità con le quali sta avvenendo, tuttora, questo dialogo: il partito ha bisogno di allargare le sue basi e di capire che i tempi sono mutati e che quello che politicamente parlando funzionava anni fa, oggi, non funziona più.

Romano Prodi parla del Partito Democratico: “Basta al club delle 10 persone che si parlano ed eleggono a vicenda”

Alcune volte le riunioni di partito possono essere utili ma anche dannose. Questo incontro sarebbe importante se il Pd cambiasse alcuni punti del programma ma deve soprattutto cambiare il modo con cui si avvicina alla gente. Prima avevamo tante linee di trasmissione ma questo meccanismo oggi si è rotto“.

Così Romano Prodi, ospite in studio a TGTg per l’emittente TV2000, ha parlato del PD e ha commentato quanto recentemente avvenuto, con il congresso a cui i dem hanno dato vita incontrandosi a Contigliano.

Bisogna tornare al rapporto con la gente e finirla con il partito che diventa un club a uso esclusivo di 10 persone che si parlano ed eleggono a vicenda“, ha aggiunto ancora l’ex leader del Pd. Il riferimento è chiaro ed è riservato alle azioni politiche che negli ultimi anni hanno portato il partito dalla maggioranza di governo al tracollo, giungendo infine al nuovo corso iniziato nel 2018. Una serie di ribaltamenti che, e forse non tanto a sorpresa, hanno ricondotto i dem in maggioranza. Le parole di Prodi, tuttavia, fanno capire che il rinnovamento di cui necessita il gruppo è tutto da compiere, e che la ripresa della testa del Paese non è il punto di arrivo di una condotta politica che si possa definite “costruttiva”.

Romano Prodi parla del Partito Democratico: “Bene le idee di Zingaretti”

Cosa dovrebbe fare, dunque, il PD per tornare a essere il partito del dialogo con la gente? Affidarsi alle idee del suo segretario Nicola Zingaretti, che sta facendo bene portando avanti la sua idea di allargare il partito. Il nocciolo della questione, per Prodi, sta tutta nel sistema elettorale e nel legame dei candidati ai cittadini. I candidati devono poter rispondere ai suoi elettori anche nei cinque anni che seguono la sua elezione, e  non solo nel momento della campagna elettorale:

Il problema sarà legare le cariche di partito non alle tessere ma ai successi elettorali che il partito ha avuto nelle Regioni. Io non conosco più di un terzo dei parlamentari di Bologna. Questo non è possibile. Ci si accanisce sul numero dei parlamentari, alla Camera sono sicuramente troppi ed è difficile dialogare, però il vero problema è riportare un sistema elettorale che faccia in modo che il parlamentare risponda ai suoi elettori non solo durante le elezioni ma anche nei successivi 5 anni. Se il Pd riprende, riammodernandola, questa funzione avrà un successo enorme perché questo lo può fare solo il Partito democratico. Vedremo se questo ‘conclave’ sarà l’inizio di tale percorso. La gente ha bisogno di vedere le facce e di dialogare con qualcuno. La politica si fa incontrando e ascoltando la gente“.

Maria Mento