ATTENZIONE: QUESTO VIDEO CONTIENE FILMATI ANGOSCIANTI IN CUI SONO RITRATTI ANIMALI MORTI E FORTEMENTE FERITI
Troppo deboli per potersi addirittura difendere da loro stessi
Filmati a dir poco scioccanti quelli che ritraggono dei poveri maiali che si mangiano vivi per la fame. Succede in Irlanda, in una fattoria considerata fra quelle “ad alto benessere animale”. Le tragiche condizioni in cui versavano gli animali sono state denunciate da parte di un gruppo di animalisti che hanno “dato il la” per far scattare un’indagine governativa, coadiuvata da Red Tractor, un’organizzazione che promuove e controlla la qualità degli alimenti in Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles.
L’indagine sotto copertura condotta dagli animalisti
Gli attivisti di Meat The Victims, una comunità di attivisti cittadini contro lo sfruttamento ed il maltrattamento animale, hanno monitorato gli animali per settimane. Dopo l’osservazione hanno deciso di entrare nella fattoria dei McGuckian Brothers, a Ballymena, nell’Irlanda del Nord. Ed è qui che si sono ritrovati in un vero e proprio teatro degli orrori. Nelle foto sono ritratti chiaramente maiali sparsi per tutto il pavimento della fattoria, alcuni morti altri totalmente ricoperti di sangue. Altri ancora riportavano gravi ferite alle zampe, segno del tentativo da parte di altri maiali stessi di mangiare i loro simili a causa delle condizioni di fame in cui versavano. L’indagine sotto copertura è stata condotta da Tuesday Goti, un’ attivista vegana che ha affermato che l’esperienza era “assolutamente straziante”.
Gli strazianti dettagli riportati dall’attivista
In un’intervista rilasciata alla testata metro.co.uk l’attivista ha dichiarato che “Uno dei maiali aveva un buco su entrambi i lati a causa del fatto che veniva cannibalizzata. La stavano mangiando mentre era ancora in vita, ma non aveva nemmeno la forza di reagire, ma solo di piagnucolare piano piano.”
Si è giunti all’accordo di poter liberare almeno un maiale
Martedì scorso animalisti di tutto il mondo si sono dati appuntamento in Irlanda. Sono giunti da ogni parte del globo: Canada, Nuova Zelanda, Spagna e Germania. L’attivista irlandese ci ha tenuto a specificare che “a causa della crisi climatica, ovviamente, molti di loro scelgono di non prendere aerei. Hanno fatto viaggi addirittura di 27 ore su pullman e traghetti per tutelare il più possibile il pianeta. La protesta è iniziata alle 4.30 di notte per concludersi alle 7 del mattino quando gli attivisti, con l’ausilio della polizia, sono riusciti a trovare un accordo con i proprietari della fattoria per poter liberare almeno un maiale. L’attivista ha riportato che “Un agente di polizia mi ha chiesto: sono tutte fattorie così? E aveva le lacrime agli occhi mentre mi parlava”.
Tuttavia l’Ulster Farmers Union (UFU), ovvero l’organismo che rappresenta agricoltori e allevatori, ha dichiarato che per quanto l’Unione degli agricoltori non cercherà mai di giustificare atti del genere, non condivide comunque la modalità di irruzione nella fattoria, sfruttando la rivolta come trovata pubblicitaria. La RedTractor ha dichiarato che negli ultimi sei mesi aveva condotto ispezioni senza preavviso nella fattoria interessata, non constatando in alcun modo condizioni allarmanti come quella attuale. Un portavoce dell’ente ha riferito che lui e i suoi colleghi sono “rimasti scioccati dalle immagini che abbiamo visto. Proteggere la salute e il benessere degli animali è una delle nostre priorità e prendiamo molto sul serio le violazioni dei nostri standard. Proprio per questo abbiamo avviato un’indagine immediata per comprendere appieno l’entità dei problemi nell’azienda agricola e per convalidare le accuse”. Fino a quel momento la fattoria luogo della mattanza non potrà in alcun modo vendere i suoi maiali con il benestare della RedTractor.