Il coronavirus si sta diffondendo con grande rapidità e secondo il noto virologo italiano ciò potrebbe essere dovuto anche al fatto che il contagio riguarda anche persone asintomatiche
È ormai psicosi collettiva in Cina a causa del coronavirus che ha già provocato il decesso, nel Paese, di 41 persone e innumerevoli casi di contagio in diversi stati nel mondo. Gli ospedali vengono presi d’assalto in virtù della poca chiarezza in merito ai primi sintomi, molto simili a quelli di una banale influenza. Sulla vicenda è intervenuto, con un messaggio sul suo profilo Facebook, anche il noto virologo Roberto Burioni il quale si è domandato, in merito alla diffusione di notizie di presunti casi in Italia, chi fa “uscire queste notizie di ‘sospetta infezione da coronavirus’ a Bari, a Parma e via dicendo? I medici? I direttori sanitari? Chi? Non serve a niente”. Aggiungendo poi: “State zitti e comunicate solo le notizie certe in questo momento in cui la gente è spaventata”.
Burioni e lo studio preoccupante sul coronavirus cinese
Poco dopo il virologo ha utilizzato il suo sito personale per descrivere la situazione generata dal coronavirus e divulgare una notizia “pessima” citando The Lancet, tra le più conosciute riviste scientifiche. Secondo quanto riportato l’infezione potrebbe essere diffusa anche da persone asintomatiche, ovvero prive di qualsiasi sintomo, febbre compresa. Fatto questo che aumenta esponenzialmente la pericolosità del virus del quale ancora di conosce davvero poco e la cui velocità di diffusione è estremamente elevata. Tornando all’Italia Burioni ha scritto: “Capisco la paura ma in Italia questo coronavirus – grazie al cielo -, non è ancora arrivato. Quindi, non c’è motivo di evitare ristoranti cinesi, quartieri cinesi e i cinesi stessi. L’unica cosa che devono fare i cittadini italiani (e io sono stato il primo a dirlo, suscitando qualche critica che ora appare grottesca), è semplice: non andare in Cina. Punto e basta. Dovrebbero anche cessare gli allarmi e la stampa dovrebbe smetterla di generare il panico ogni volta che un cittadino di origine asiatica ha la febbre. È il periodo dell’influenza ed è normale che accada. Vi prego, giornalisti: aspettate la conferma delle notizie, prima di diffonderle. Il virus della disinformazione e della paura è molto pericoloso”.