Incontro segreto fra Giorgia Meloni e gli emissari del Cardinale Parolin. Sta nascendo una coalizione anti-Salvini?

Dopo lo scivolone emiliano di Salvini il centro destra tira le fila col Cardinale Parolin. Cosa bolle in pentola?

Che la soglia di tolleranza del centro destra nei confronti delle velleità salviniane si fosse abbassata non è certo un mistero, ma lo è l’incontro che ha visto protagonisti la Meloni e gli emissari del Cardinale Parolin. Mentre la sinistra si organizza in vista delle 400 poltrone che verranno divise in primavera, il centro destra tenta di tirare le file di un discorso anti salvini che di certo pubblicamente non può essere fatto.

L’incontro segreto: il triangolo no, Salvini non lo aveva considerato? 

Secondo alcune indiscrezioni lanciate dal portale Dagospia negli scorsi giorni sarebbe avvenuto un incontro in gran segreto fra gli emissari del Cardinale Parolin, Segretario di Stato di Papa Francesco e la leader di Fratelli d’Italia. Non è un caso che Giorgia Meloni negli ultimi mesi abbia cercato in ogni di modo di tenere la distanza di sicurezza dalla retorica anti-immigrati che è diventata il biglietto da visita di Matteo Salvini. ”Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana” è il grido di battaglia che Giorgia, appunto, ha lanciato in tutto il Bel Paese, decidendo di basare gran parte della sua politica sul tema della famiglia tradizionale, molto caro al Vaticano. Alla coppia Berlusconi-Meloni si aggiunge quindi un terzo polo, fondamentale per depotenziare la figura di Salvini e diminuire l’autonomia del partito leghista sul territorio nazionale. Alla figura chiave del Cardinale si aggiungono altri due  personaggi ritenuti fondamentali per il processo di de-salvinizzazione del centro destra: Gianni Letta e Guido Crosetto, il consigliere all’ombra della Meloni. Ad esporsi c’è stato anche Brunetta, che pochissimi giorni fa ha dichiarato pubblicamente che sia i mercati che gli esponenti della burocrazia europea preferiscono il governo istantaneo con renziani, grillini e zingarettiani piuttosto che nuove elezioni con protagonista la Lega che supera la soglia del 30%.

Un centro destra a guida Meloniana?

Emerge quindi, oggi più che mai, questa possibilità. Banco di prova recente sono state le elezioni calabresi ed emiliane. Lo ha dimostrato il risultato in Calabria di Fratelli d’Italia (senza il quale Salvini non avrebbe potuto raggiungere quel risultato) e l’11% preso in Emilia Romagna, che corrisponderebbe al massimo risultato raggiunto da Allenza Nazionale durante la Seconda Repubblica. Il “triangolo” politico Forza Italia-Fratelli d’Italia-Vaticano verrà messo alla prova nelle prossime elezioni regionali in Puglia e Campania, dove la scelta di Raffaele Fitto e Stefano Caldoro, scelti rispettivamente da Meloni e Berlusconi, saranno chiamati a dare la sferzata definitiva al “monopolio verde” che ha caratterizzato questa stagione politica.