L’allarme dell’Oms: nelle prossime decadi exploit dei morti per cancro

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che se il trend attuale continuerà ci sarà un aumento del 60% dei casi di cancro nel mondo.

L’Oms ha lanciato un monito a tutte le nazioni per il rischio che ci sia un grave incremento di casi di cancro nelle prossime due decadi. Il trend attuale porta a pensare che se non verranno adottate le giuste contromisure aumenteranno del 60% i casi di cancro nel mondo. A trainare la statistica verso numeri così alti è l’incremento registrato (+81%) nei Paesi del terzo mondo. Le cause più frequenti di cancro sono la contrazione del papilloma virus e il consumo di tabacco.

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In entrambi i casi ci sarebbe la soluzione per contrastare in origine i fenomeni. Da tempo è stato trovato un vaccino per il papilloma virus, dunque i genitori dovrebbero far vaccinare i propri figli per evitare che questo si presenti e causi un tumore alla cervice. Per quanto riguarda il fumo, la pericolosità del tabacco (ecco qui la convezione per la lotta al tabagismo) è stata dimostrata ormai da decenni e ciò nonostante il consumo continua ad essere elevato. Bisogna ricordare che il tumore ai polmoni riguarda il 25% dei casi di decesso per cancro.

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Monito dell’Oms: “Bisogna lavorare sulla prevenzione”

Il rischio principale viene corso dagli abitanti dei paesi sottosviluppati. Nel 2019, infatti, circa il 90% dei Paesi industrializzati offre un trattamento completo per la cura del cancro che parte da servizi d’informazione, passa per quelli di prevenzione e finisce con l’esistenza di strutture adeguate alla cura. Diversa la situazione nei Paesi in via di sviluppo, dove tali servizi vengono offerti solo nel 15% dei casi. L’Oms invita dunque a riflettere su questa disparità tra i Paesi ricchi e quelli povere, e spinge affinché la differenza venga assottigliata.

In questo modo si potrebbero salvare milioni di vite, come sottolineato dal direttore generale dell’Oms, Adhanom Ghebreyesus: “Almeno 7 milioni di vite potrebbero essere salvate nel prossimo decennio se venisse identificata l’opportuna strategia in ogni Nazione; basandosi sulle più forti risposte al cancro in un quadro di sanità globale e spingendo le parti interessate a lavorare insieme”.