I governatori leghisti vietano agli alunni rientrati alla Cina di tornare a scuola per due settimane

I governatori delle regioni Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige hanno scritto una lettera al ministro della Salute 

“Non tornino a scuola per due settimane gli alunni che tornano dalla Cina”: questa la richiesta congiunta da parte dei governatori leghisti delle regioni Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Una richiesta, a detta loro, che non ha il fine di creare ghettizzazione “ma solo di scongiurare in ogni modo la probabilità che il virus si diffonda nelle scuole. Vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso”, ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia. La lettera è stata spedita nonostante le dichiarazioni rilasciate dall‘Istituto Superiore di Sanità (Iss), il quale ha dichiarato che attualmente “l’Italia è tra i paesi che hanno adottato le misure più ampie ed articolate” e che “per il controllo della diffusione dell’infezione nell’intera popolazione e altri paesi europei non hanno adottato misure specifiche per la popolazione scolastica”. L’istituto ha inoltre ribadito che “giova ricordare che la situazione è in evoluzione, è continuamente monitorata e in caso di nuovi elementi il sistema è pronto ad adottare immediatamente gli ulteriori provvedimenti che si rendessero necessari”.

Professoressa dell’Università di Firenze agli studenti cinesi: “Non presentatevi all’esame” 

La psicosi non si ferma e continua a dilagarsi anche negli istituti di alta formazione. E’ il caso dell’Università di Firenze, precisamente all’interno del Design Campus, dove una professoressa ha pubblicato un post dalla pagina Facebook del suo laboratorio, comunicando ai suoi studenti cinesi di non presentarsi all’esame. La notizia, segnalata ieri mattina da un’ascoltatrice all’emittente radiofonica fiorentina Controradio, ha sollevato molte polemiche fra gli studenti, creando un forte sentimento di paura fra gli universitari cinesi che adesso hanno il timore di non essere più ricevuti dai propri docenti, quegli stessi docenti che in un momento così delicato dovrebbero tutelarli.

Le dichiarazioni del premier Conte

Nel frattempo arriva la conferma che gli italiani atterrati negli scorsi giorni a Pratica di Mare stanno facendo tutti i controlli adeguati, e che finalmente si sentono al sicuro. Il Premier Giuseppe Conte, dopo aver sentitamente ringraziato le ricercatrici dello Spallanzani, ha specificato negli scorsi giorni che sta organizzando una task force di ministri e misure per sostenere le imprese penalizzate dalla psicosi da virus e per contrastare l’impatto economico dell’epidemia. 

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