Una malata terminale di cancro è stata condannata a scontare 10 mesi in carcere per reato di taccheggio, nonostante le rimanga un solo mese di vita.
Ashley Menser, 36enne della Pennsylvania con precedenti di furto e di dipendenza dalle droghe, nel 2018 è stata beccata mentre usciva da un market con 109 dollari di refurtiva. Il proprietario dell’attività l’ha denunciata per il furto e la donna è stata posta sotto processo. Nel frattempo, però, le è stato diagnosticato un cancro ovarico allo stadio terminale. Ashley lotta con la malattia sin dal 2011 e le sue condizioni sono peggiorate sino a portarla a rischiare la vita.
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La situazione è stata fatta presente al giudice e all’accusa ed è stato chiesto che alla donna venisse concesso di continuare le sue cure. Nonostante questo il tribunale ha enunciato una condanna a 10 mesi di carcere proprio nel giorno in cui Ashley aveva un appuntamento con il medico per fissare una data per l’operazione. Adesso i genitori della donna denunciano a gran voce una sentenza che potrebbe causare la morte della figlia nel giro di un mese. Questa è l’aspettativa di vita che le ha dato l’oncologo nel caso non avesse proceduto con un’operazione immediata.
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Malata terminale condannata, le resta solo un mese di vita
Come riportato dal ‘Daily Star‘, il padre di Ashley ancora non si capacita di quanto sta succedendo: “Rimango seduto e mi ripeto ‘Questo non può accadere‘. Lei ha bisogno di essere operata o morirà”. Del caso si è interessato anche il Vice Governatore John Fetterman: “Se i dettagli sottolineati di questa vicenda sono accurati, tutto questo non può continuare. Pagherò io personalmente il 109 dollari. Chiamerà il giudice per indurlo verso la via della compassione”. In conclusione ha aggiunto: “Se non ci sono vittime, perché portare avanti tutto questo. Perché stiamo discutendo sulla possibilità che ad una donna con il cancro venga negata la possibilità di vedere il medico?”.