I tabloid continuano a riportare voci sulla portata dell’epidemia a Wuhan: un insider avrebbe detto che il numero delle vittime sarebbe molto più alto.
Anche questa mattina è giunto un aggiornamento ufficiale sul numero delle vittime e di quello dei contagiati del coronavirus in Cina. La fonte di questo aggiornamento è il governo cinese e come potete leggere in un nostro precedente articolo il bilancio è salito a 492 vittime, mentre il numero di casi di contagio accertati è salito a 24.324. La situazione è evidentemente critica, ma le autorità locali stanno lavorando alacremente per trovare una cura e per arginare la diffusione del virus. Per informazioni sicure vi invitiamo a controllare il sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o in alternativa quello del Ministero della Salute .
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Insieme alle notizie ufficiali ne arrivano anche alcune la cui affidabilità è dubbia. Quest’oggi alcune testate americane (tra le quali l’Epoch Times), e successivamente i tabloid britannici, hanno riportato le parole di un dipendente di un forno crematorio di Wuhan. L’uomo, il cui nome è fittizio è “Mr Yun“, avrebbe dichiarato che lui ed i suoi colleghi sono costretti a turni estenuanti per cremare i corpi delle vittime del coronavirus. Le operazioni di incenerimento dei cadaveri avverrebbero senza soluzione di continuità addirittura dal 28 gennaio.
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Coronavirus: forni crematori in funzione 24 ore su 24
Secondo quanto riportato dal tabloid britannico ‘Daily Star‘, lo stesso sito che riportava le voci sulla misteriosa coltre di fumo che aveva avvolto Wuhan, il lavoratore avrebbe dichiarato: “Il 90% dei lavoratori è impegnato 24 ore su 24, 7 giorni 7; non possiamo tornare a casa. Tutti i crematoi sono nella stessa situazione”. Quello dell’uomo sarebbe una richiesta d’aiuto, visto che lui e gli altri sarebbero costretti a turni di lavoro estenuanti senza poter fare delle pause per lungo tempo: “Abbiamo bisogno di maggiore forza lavoro”. Sarebbero addirittura 100 i cadaveri bruciati ogni giorno dove lavora il presunto informatore.
Se le informazioni riportate dalla stampa britannica (e anglofona in generale) corrispondessero a realtà il numero delle vittime sarebbe significativamente più alto di quello condiviso dal governo cinese. I morti per coronavirus sarebbero nell’ordine delle migliaia e la percentuale di mortalità più alta di quella che conosciamo. Tali informazioni, per altro riportate come dichiarazioni di un anonimo informatore, però non hanno alcun riscontro ufficiale e devono essere considerate alla stregua di illazioni.