
Giorgia Meloni ha tenuto un discorso alla “National Conservatism Conference” di Roma. Il leader di Fratelli d’Italia ha usato toni forti per parlare di Unione Europea
Giorgia Meloni è intervenuta alla “National Conservatism Conference” che si è tenuta a Roma e ha diffusamente parlato di Europa e di cosa, secondo lei, non vada nel sistema relazionale istituzione europea-Paesi membri che la nascita della comunità ha innescato. Nel suo discorso, Giorgia Meloni ha presentato il nazionalismo come visione opposta rispetto a quella sovranazionale e di controllo che vorrebbe imporre l’Unione nei confronti di ogni Stato che ne fa parte.
Giorgia Meloni paragona l’Ue all’URSS, Giovanni Paolo II e Ronald Regan sono esempi a cui guardare
“Grazie a Yoram Hazony e agli amici della Edmund Burke Foundation per avermi invitato a inaugurare questo importante evento e grazie per aver scelto Roma e l’ Italia come sede della seconda edizione della “National Conservatism Conference”. Condivido in pieno le valutazioni di Yoram sulla necessità di riportare il conservatorismo al suo ambito tradizionale, quello delle appartenenze nazionali. La grande sfida della nostra epoca è la difesa delle identità nazionali e dell’ esistenza stessa degli Stati come unico strumento di tutela della sovranità e della libertà dei popoli. Per questo ho trovato molto efficace il titolo dell’ ultimo libro di Yoram, “Le virtù del nazionalismo”: poche parole per far capire che la nostra visione del mondo è esattamente l’ opposto di quella che vorrebbero imporci”.
Si è aperto così il discorso che Giorgia Meloni ha tenuto durante la “National Conservatism Conference”, evento organizzato all’Hotel Plaza di Roma dalla Edmund Burke Foundation e da Nazione Futura. Il capo politico di Fratelli d’Italia ha individuato in due figure politiche, tradizionalmente ritenute conservatrici, due esempi a cui guardare: il Pontefice Giovanni Paolo II e il Presidente Usa Ronald Regan. Ma non ci sono solo loro tra le personalità a cui bisogna fare riferimento e- forse un po’ a sorpresa- vengono citati anche J.R. Tolkien (accademico ed esempio più alto del genere letterario high fantasy) e Roger Scruton (celebre filosofo britannico).
È un momento d’oro per Giorgia Meloni: il suo partito continua ad acquisire consensi in Italia e il Times l’ha inserita nel novero delle persone che stanno emergendo a livello globale. La sua linea politica è chiara e guarda alle istanze del conservatorismo europeo e anglosassone. Precetti che si pensa che il leader di FdI possa portare anche negli States, dove sta per inaugurare un tour politico.
Giorgia Meloni paragona l’Ue all’URSS: “Combattere la deriva mondialista che vede il male nell’identità”
Il discorso di Giorgia Meloni invita a prendere le distanze da un determinato tipo di Europa, che rischia di sostituire un regime (quello comunista dell’URSS, da cui il Vecchio continente ha cercato di liberarsi) con uno nuovo, parimenti oppressivo. In questo senso, l’Ue diventa un regime internazionalista che sposta il potere reale del popolo e lo fa finire nelle mani di élite illuminate che fanno parte di entità sovranazionali:
“Il nostro principale nemico è oggi la deriva mondialista di chi reputa l’ identità, in ogni sua forma, un male da combattere e agisce costantemente per spostare il potere reale dal popolo a entità sovranazionali guidate da presunte élite illuminate. Ricordiamocelo, perché non abbiamo combattuto e sconfitto il comunismo per sostituirlo con un nuovo regime internazionalista, ma per consentire a nazioni indipendenti di tornare a difendere la libertà, l’ identità e la sovranità dei loro popoli. Con questo stesso spirito oggi Fratelli d’ Italia si batte per una Europa di nazioni libere e sovrane come seria alternativa al super Stato burocratico che si è andato imponendo da Maastricht in poi con la logica del “vincolo esterno”, quella per cui c’ è sempre qualcuno che si arroga il diritto di decidere al posto dei popoli sovrani e dei governi nazionali. Così oggi, con buona pace dei falsi democratici, i conservatori nazionali a tutte le latitudini sono in realtà gli unici veri democratici poiché solo difendendo lo Stato nazionale si difende la sovranità politica in capo ai cittadini di quello Stato (…)”.
Maria Mento